Tradurre letteratura straniera è un modo per scrittori, editori e critici di rinnovare le “regole” con cui si fa letteratura: dalle poetiche alle posture autoriali, dalla gerarchia dei generi letterari alle pratiche editoriali. Il volume costituisce un’introduzione a questi temi a partire dal caso della letteratura tedesca importata in Italia nel primo ventennio del Novecento. Le collane fondate da Croce, Papini e Borgese per Laterza e Carabba e le traduzioni realizzate da Prezzolini, Slataper, Spaini e Tavolato introducono nuovi autori (Novalis,Hebbel, Kraus) e nuovi testi (il Wilhelm Meister di Goethe, La nascita della tragedia di Nietzsche), appropriandosene e modificandoli a partire da una specifica idea di letteratura. Attraverso i cinque capitoli e i materiali di corredo – traiettorie dei mediatori, antologia di testi, glossario dei concetti, bibliografia di studio – il volume propone di guardare alla storia letteraria riconoscendo alla traduzione un ruolo di primo piano.
Anna Baldini insegna all’Università per Stranieri di Siena, fa parte del gruppo di ricerca LTit (Letteratura tradotta in Italia) ed è autrice di saggi sulla sociologia di Bourdieu, la letteratura resistenziale, l’opera di Primo Levi. Ha scritto il libro Il comunista. Una storia letteraria dalla Resistenza agli anni Settanta ed è co-direttrice della rivista «allegoria».
Daria Biagi lavora presso il dipartimento di Studi Europei dell’Università Sapienza di Roma ed è membro del gruppo di ricerca LTit – Letteratura tradotta in Italia. Si occupa di letteratura del Novecento, di storia e teoria del romanzo, di traduzione. Ha pubblicato un saggio dedicato a Stefano d’Arrigo (Orche e altri relitti, 2017) e curato l’edizione delle lettere tra Giuseppe Prezzolini e Alberto Spaini (Carteggio 1911-1974, 2020).
Irene Fantappiè dirige un progetto di ricerca DFG alla Freie Universität di Berlino. Formatasi presso l’Università di Bologna e UCL, già borsista Humboldt e ricercatrice alla Humboldt Universität, si occupa di letteratura tedesca e italiana dalla prima età moderna a oggi, particolarmente in relazione a intertestualità e traduzione. Tra le sue pubblicazioni: Karl Kraus e Shakespeare (2012) e L’autore esposto (2016).
Michele Sisto insegna letteratura tedesca all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. È redattore delle riviste «allegoria», «Osservatorio critico della germanistica», del blog germanistica.net e co-direttore della collana Letteratura tradotta in Italia (Quodlibet). Tra le sue pubblicazioni L’invenzione del futuro. Breve storia letteraria della DDR dal dopoguerra a oggi (2009), Scegliendo e scartando. Pareri di lettura di Cesare Cases (2013), Letteratura italiana e tedesca 1945-1970: campi, polisistemi, transfer (2013), Sull’utopia (2017), Lavinia Mazzucchetti. Impegno civile e mediazione culturale nell’Europa del Novecento (2017) e La letteratura tedesca in Italia. Un’introduzione 1900-1920 (2018).