In virtù della sua natura ambigua, in cui convivono presenza e assenza, il frammento non si limita a innescare la riflessione sul passato; come un prisma, esso presenta la capacità di “rifrangerlo”, separando ciò cui è possibile accedere da quel che risulta invece inafferrabile oltre la membrana dell’oblio. Se da una parte, infatti, il frammento sembra quasi sollecitare la reintegrazione in una struttura che lo risarcisca della ferita inflittagli dal tempo, dall’altra, tuttavia, esso ostenta una singolarità in sé completa, indisponibile a ogni richiesta di ripresentificazione.
A questa immagine di scostante perfezione – un fantasma che, come si svela, subito si ri-vela – si è dato il nome di parvenza. Attraverso di essa si affaccia, per negarsi, l’alterità magnifica e terribile di quella realtà, preliminare e ingovernabile, che è stata sovrascritta, in cambio di un evidente vantaggio evolutivo, da una realtà seconda, rappresentata dal compiacente mondo degli oggetti fornito e gestito dalla mente-memoria. Da qui una teoria dell’oblio secondo la quale esso non ha a che fare solo con il passato inaccessibile, con quanto è divenuto tale perché passato oltre la membrana dell’oblio stesso, ma anche con l’indisponibilità essenziale di ciò che non è mai stato presente perché situato preliminarmente al di
là di quella membrana: mentre garantisce la separatezza fra i due piani, l’oblio avvolge nella sua nebbia l’azione della mente-memoria, così dissimulandoci che, nei nostri procedimenti, elaboriamo i prodotti di una realtà posticcia.
Fabio Coccetti ha pubblicato studi sulla letteratura italiana e il teatro medievale, e le opere narrative Viaggi organizzati. Tre storie, forse una; Outremar. Romanzo (di rovine); Sunset Boulevard per le edizioni Monteleone; Suavina, con una puntasecca di Piero Pizzi Cannella, e A lezione da Monsieur Sandór, con due acqueforti di Paolo Canevari, per i tipi della Stamperia d’arte di Alberto Ribichini. Nel 2006 è uscito il saggio Piena di grazia. Da Bernadette all’industria delle apparizioni per manifestolibri.