Le opere d’arte parlano da sole e, a secoli di distanza, gli antichi maestri «continuano a inviarci il loro inconfondibile raggio di luce». È importante però esaminare dipinti e sculture nella loro dimensione più concreta, leggere in modo corretto il linguaggio figurativo che li caratterizza. Questo libro ambisce quindi a essere una guida per comprendere meglio i lineamenti fondamentali, i temi e i contenuti della storia dell’arte nella prima età moderna – dal Rinascimento all’Illuminismo – e a illustrare al lettore i primi strumenti di un appropriato ed autonomo metodo di studio. Il titolo, Il primato dell’occhio, allude alla testimonianza figurativa come documento primario di per sé, legando idealmente le riflessioni di Leonardo sulla vista come strumento fondamentale di giudizio alla tradizione dei conoscitori, le analisi di Vasari agli attuali metodi attributivi ed esegetici. Queste pagine intendono però anche far riflettere su alcuni grandi temi, come la periodizzazione della storia dell’arte moderna, i mutamenti che si registrano nei rapporti tra artisti e società, pittura e cultura umanistica, produzione figurativa e dibattito religioso nel Cinquecento.
Alessandro Angelini insegna Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Siena. Ha pubblicato numerosi studi e saggi, sia sul Rinascimento – tra i quali i contributi apparsi in Pio II e le arti. La riscoperta dell’antico da Federighi a Michelangelo (Silvana Editoriale, 2005) e la monografia Piero della Francesca (Il Sole 24 Ore, 2014) –, sia sull’età barocca: Gian Lorenzo Bernini e i Chigi tra Roma e Siena (Silvana Editoriale, 1998).