Quanti sono gli orti urbani nella Grande Milano? Come sono
curati, coltivati e da chi? Quanto producono e quali altre
funzioni e servizi svolgono? Come cambiano e come possono
contribuire al disegno del paesaggio e al miglioramento della
vita della città?
A partire da questi interrogativi e con uno sguardo volto
all’intera area metropolitana milanese, gli orti sono stati
osservati, descritti e mappati, costruendo così un inedito
database affiancato da un apparato originale di mappe e
diagrammi. Ne emerge un fenomeno esteso e di grande
impatto: i terreni dedicati agli orti urbani raggiungono
nel loro insieme oltre 850 ettari. Gli orti formano colonie
e aggregazioni, a volte di poche unità, spesso estese
diversi ettari, sia di iniziativa e conduzione pubblica sia
autorganizzate, in particolar modo nelle aree periferiche.
Il volume descrive dunque gli orti milanesi trattando gli
aspetti geografici, morfologici e paesaggistici, le modalità di
coltivazione, la resa e il rapporto con i consumi delle famiglie,
gli strumenti di gestione, la multifunzionalità e in particolare
la funzione sociale, costruendo una base informativa per
nuove politiche e progetti.
Mario Cucchi, architetto, ha lavorato come libero professionista e, presso il Dipartimento Territorio dell’Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia (IReR), come responsabile di ricerca. Inoltre, in qualità di condirettore di Finlombarda, si è occupato della valutazione e del finanziamento di progetti di investimento di enti pubblici locali e di imprese, oltre che di consulenza in programmi comunitari in Italia e all’estero. Da oltre trent’anni, come consigliere di Italia Nostra, si occupa della gestione del Centro Forestazione Urbana e delle iniziative di realizzazione e gestione di parchi pubblici milanesi (Boscoincittà, Parco Porto di Mare, Cava Ongari).
Daniela Gambino è architetto e urbanista, si occupa di progettazione e pianificazione urbanistica, paesaggistica e urbana, in particolare di spazi aperti e infrastrutture leggere. Collabora a diverse attività di ricerca presso il Politecnico di Milano e, come consulente e libera professionista, con pubbliche amministrazioni ed enti privati. È coautrice dei volumi Quando l’autostrada non basta (Quodlibet, 2013), La città degli orti (Quodlibet, 2020) e Periferie del cambiamento (Quodlibet, 2020).
Antonio Longo, architetto e urbanista, è professore associato presso il Politecnico di Milano, dove ha avviato e dirige la laurea magistrale in Landscape Architecture - Land Landscape Heritage. Come autore e coordinatore di ricerche e progetti, ha approfondito negli anni il rapporto tra paesaggio e progettazione del territorio e dello spazio pubblico, con una forte propensione all’integrazione tra pratiche e competenze. È coautore del volume Quando l’autostrada non basta (Quodlibet, 2013) e di La città degli orti (Quodlibet, 2020). Ha curato, insieme con Chiara Rabbiosi e Pierluigi Salvadeo, Forme dell’inclusività. Pratiche, spazi, progetti (Maggioli, 2017).