Quali lavori la città sarà in grado di attrarre e ospitare
nei prossimi anni? E il lavoro come abiterà la città? Di
quali spazi si approprierà? In che modo il lavoro, sempre
più connesso a un variegato e articolato insieme di
altre attività, potrà contribuire a risignificare spazi
e a generare benessere, alimentando altre economie?
Questi interrogativi, che sono al centro di molti studi
sulla città e sul territorio, stanno contribuendo a
una rinnovata attenzione nei confronti delle mutate
condizioni materiali e spaziali delle attività produttive.
Per cogliere le trasformazioni in atto, il presente
volume propone diverse prospettive, che oscillano
tra la dimensione dell’analisi e quella della proposta
concreta, ma soprattutto riflettono sul rapporto tra
lavoro e città in un contesto territoriale specifico,
quello tra Mestre e Marghera.
Completano lo studio alcune sezioni di approfondimento,
tra cui una riservata al confronto con le aree
manifatturiere di Bruxelles e una dedicata alle
“storie dal futuro”.