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I quaderni del Certamen rappresentano uno sviluppo concreto del progetto del Certamen Philelfianum, un concorso di traduzione di testi umanistici latini avviato dal 2016 grazie alla stretta collaborazione fra il Liceo classico “F. Filelfo” di Tolentino, l’Associazione dei “Filelfiani” e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. L’idea della loro realizzazione nasce dall’intenzione di sfruttare il motivo occasionale della gara, per aprire ad un più ampio pubblico di lettori la conoscenza, la riscoperta e la rivalutazione dei brani selezionati, con l’obiettivo di coniugare rigore metodologico e fruibilità dei testi. Cuore dei volumi è infatti l’antologia dei brani assegnati nell’ultima edizione del concorso (qui relativi alla IV, del 2020), riproposti integralmente in latino, con traduzione; ad essa si affiancano contributi di studiosi e di studenti. Ne deriva così una pubblicazione seriale che offre letture preziose, particolarmente adatte a scopi didattici e di divulgazione, che esprime efficacemente la sinergia fra scuola, università, mondo della ricerca e mondo della comunicazione, secondo un’ottica inclusiva finalizzata a favorire una più ampia condivisione di campi del sapere tradizionalmente relegati all’erudizione accademica, e a riportare l’attenzione su una letteratura pressoché scomparsa dai curricula dell’istruzione e per ampi tratti dimenticata, benché sia stata parte integrante della coscienza intellettuale europea.
Silvia Fiaschi insegna Letteratura latina medievale e umanistica all’Università di Macerata. L’attività scientifica e didattica che da tempo porta avanti si concentra soprattutto sull’età dell’Umanesimo e sulla produzione latina e greca di questo periodo, di cui ha indagato gli aspetti filologici, letterari, storico-culturali, e i sistemi di trasmissione testuale nell’ambito della tradizione manoscritta e a stampa. Al centro dei suoi studi è la figura di Francesco Filelfo; importanti lavori sono stati inoltre dedicati al tema delle traduzioni dal greco nel secolo XV, alla ricezione dei Padri della Chiesa, alle personalità di Boccaccio, Petrarca, Coluccio Salutati, Nicola Cusano, Ognibene da Lonigo, Gian Mario Filelfo.