Catalogo / Osservazioni su architettura e analogia

Osservazioni su architettura e analogia
ISBN 9788822914101
2023, pp. 176
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Il libro

«Tutti ci serviamo dell’analogia, ma raramente si avverte il bisogno di formularne il procedimento in maniera esplicita», avvertiva Enzo Melandri in La linea e il circolo. Il volume affronta dunque l’arduo quanto affascinante rapporto fra analogia e architettura servendosi delle riflessioni in materia dei più grandi filosofi moderni. L’analogia occupa una posizione intermedia tra il pensiero puramente formale e quello contenutistico, dove il primo viene comunemente identificato, in sede teoretica, con la logica e il secondo con l’insieme dei procedimenti di pensiero che possiamo ricondurre alla sfera psicologica. E se da un lato l’analogia richiama una famiglia di concetti, problemi e pratiche che ruotano intorno a un nucleo spesso inafferrabile – come dimostra tutta la poetica di Aldo Rossi dopo La città analoga –, dall’altro la componente analogica di un’opera appare la più evidente, quella che si fatica di più a nascondere, a mascherare come nel caso della citazione. Così, tra le altre conseguenze, l’analogia tende a sottrarre le architetture dal loro naturale stato di solitudine, e, fattasi racconto, volendo parlare del già noto finisce per parlare dell’ignoto. Perciò è fondamentale l’opera di Oswald Mathias Ungers, in particolare Morphologie City Metaphors, dove sottolinea la scarsa importanza della funzione nell’architettura del Novecento: da quando Le Corbusier ha paragonato l’architettura a una macchina e Alvar Aalto i propri vasi al paesaggio finlandese, l’accostamento analogico è divenuto un metodo di scoperta. In tal modo, Scelsi rilegge teoricamente progetti celebri di Jacopo Barozzi da Vignola, Gian Lorenzo Bernini, Ludwig Mies van der Rohe, Philip Johnson, Gabetti & Isola e oggetti analoghi come la Tour Eiffel, la calcolatrice Olivetti o l’arbre magique.

Indice
  • Prefazione, di Nicola Braghieri
  • Premessa
  • 1. Dove collocare l’analogia?
  • 2. Macchine per dimenticare
  • 3. Analogia e composizione
  • 4. Un’educazione analogica
  • 5. Laurel & Hardy
  • 6. La costruzione dell’immagine di Caprarola
  • 7. Studiolo
  • 8. But Will People Understand?
  • 9. Dalla cyber-flânerie all’iconologia elettronica
  • 10. Minima mnemonica
  • 11. Analogo e contemporaneo
  • 12. Breve la vita felice delle navi di pietra
  • 13. Marcel Breuer e le zanzare perdute dell’architettura moderna
  • 14. Arbre magique
  • 15. Iconografia
  • Postfazione, Elisabetta Canepa
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi
L'autore
Valter Scelsi

Valter Scelsi è professore di Composizione architettonica presso l’Università di Genova. Dal 2000 al 2011 la sua attività di architetto è legata a Sp10, studio di progettazione che ha fondato a Genova con altri. È tra i componenti e ideatori del gruppo Magazzino Sanguineti (2003-2010), laboratorio di ricerca sulla contemporaneità diretto da Edoardo Sanguineti. È responsabile delle collane «Testi di Architettura» e «Opera metrica» per Sagep Editori, vicedirettore della rivista scientifica «gud» e membro del comitato scientifico-editoriale di Genova University Press. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Super Superstudio (con Andreas Angelidakis e Vittorio Pizzigoni, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2015) e Scritti, brevi e riscritti (Sagep, Genova 2016).

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