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Fenomenologia dell'angoscia
ISBN 9788822920133
2023, pp. 384
140x220 mm, brossura con bandelle, illustrazioni bn
€ 26,00
€ 24,70 (prezzo online -5%)
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Il libro

Quando è giustificata l’angoscia? Come identificare il limite oltrepassato il quale l’angoscia non assolve più la funzione di segnalare in modo efficace minacce imminenti e diventa una proiezione invasiva dei propri fantasmi? Il libro riconfigura il complesso rapporto tra angoscia, paura e trauma facendo costante riferimento a diverse discipline che vanno dalla storia dell’arte all’antropologia culturale, dalla psicopatologia alla teologia, dalla letteratura alla filosofia politica.
Prendendo le mosse da Bachtin, l’autore elabora un metodo, denominato «polifonia fenomenologica», volto a rendere giustizia alla strutturale ambiguità dell’angoscia. All’interno di questa polifonia sono particolarmente riconoscibili le voci di Kierkegaard, Husserl, Freud, Blumenberg e Levinas. L’indagine fenomenologica dell’angoscia permette di illuminare da un punto di vista privilegiato aspetti essenziali della nostra esperienza che concernono la libertà, il desiderio, la coscienza del tempo, la corporeità e la relazione tra la percezione e l’immaginazione. Il libro offre un’indagine sistematica su un affetto che può tanto proteggerci dal pericolo quanto costituire il pericolo stesso.

Indice
  • Prefazione all’edizione italiana
  • Introduzione
    • 1. La rilevanza antropologica dell’angoscia
    • 2. Fenomenologia polifonica
  • Capitolo Primo. L’angoscia tra il terrore e la paura
    • 1. Terrore ed estraneità radicale
    • 2. Un terrore folle: il fantasma tra proiezioni ed impressioni
    • 3. Un terrore cieco ed uno sguardo inumano
    • 4. Attualità del trauma passato
    • 4.1 Intrusione; 4.2 Ottundimento affettivo; 4.3 Tendenze dissociative; 4.4 Sulla novità: ipervigilanza
    • 5. L’avvenire del trauma
    • 6. Angoscia come protezione dal trauma: Medusa e Perseo
  • Capitolo Secondo. L’angoscia tra connotazione negativa e teleologia positiva: Sartre, Kierkegaard e Heidegger
    • 1. La vertigine della libertà
    • 2. Antropologia negativa
    • 3. L’angoscia è subordinata alla fede?
    • 4. Il nulla e l’essere: Contra Parmenide
    • 5. Il concetto del «niente» di Heidegger nel contesto della tradizione metafisica
    • 6. Una calma incantata
    • 7. La pluralità del nulla
    • 8. Le ceneri del passato
  • Capitolo Terzo. Angoscia, desiderio e immaginazione
    • 1. Sulla filosofia oggi
    • 2. Lo sguardo fenomenologico
    • 3. Preparazione all’angoscia e sviluppo d’angoscia
    • 4. Una breve digressione sui fantasmi e sull’Urdoxa
    • 5. La dolente attesa del negativo
    • 6. L’angoscia tra eccesso di desiderio e ripetizione del trauma
    • 7. Fenomenologia della fantasia
    • 8. Fantasia chiara e fantasia oscura
    • 9. La coscienza interna
    • 9.1 La coscienza interna come coscienza impressionale; 9.2 La coscienza interna del tempo alla luce della relazione tra impressione originaria, protensione e ritenzione
    • 10. Fantasia oscura e vita affettiva
  • Capitolo Quarto. L’angoscia: un’indagine fenomenologica
    • 1. Primo tratto dell’angoscia: l’anticipazione immaginativa quasi-intenzionale
    • 1.1 Possibilità supplementari; 1.2 L’anticipazione immaginativa: la modalità dossica dell’angoscia; 1.3 I fantasmi dell’angoscia: il cavaliere, la morte, il diavolo (e il cane); 1.4 L’approssimarsi (sempre rinviato) alla catastrofe
    • 2. Secondo tratto dell’angoscia: ispirazione negativa
    • 2.1 Su Adamo; 2.2 Presagi dal Terzo Reich
    • 3. Terzo tratto dell’angoscia: l’alterazione delle manifestazioni corporee
    • 3.1 Ricorrenza e corporeità; 3.2 Un’atmosfera minacciosa
    • 4. Quarto tratto dell’angoscia: interlocuzione con una potenza estranea
    • 4.1 Come si diventa responsabili della propria angoscia?; 4.2 Angoscia come potenza straniera
    • 5. Quinto tratto dell’angoscia: teleologia negativa
    • 5.1 L’ambiguità della preparazione all’angoscia; 5.2 Complicità; 5.3 L’intreccio tra desiderio, angoscia e proibizione: breve esegesi di un passo di Proust; 5.4 «Ma non ora»: speranza e angoscia davanti alla Legge (Vor dem Gesetz); 5.5 Angoscia involuta; 5.6 Sulla delusione di sé
    • 6. Qualche osservazione conclusiva
    • 6.1 Uno sguardo retrospettivo; 6.2 Scrivere per la posterità; 6.3 Diventare testimone della propria angoscia
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi
L'autore
Stefano Micali

Stefano Micali è professore associato presso l’Università Cattolica di Lovanio, coordinatore degli Archivi Husserl. È l’autore di Überschüsse der Erfahrung (2008), Esperienze temporali (2008), Tra l’altro e se stessi (2020). Ha pubblicato in italiano, inglese, francese, tedesco e olandese oltre sessanta saggi che spaziano dalla filosofia politica all’estetica, dalla religione alla psichiatria. Insieme a Thomas Fuchs, ha curato l’edizione di diversi volumi incentrati sul rapporto tra psicopatologia e filosofia per Suhrkamp, Fink e Alber. È condirettore della collana della DGAP (Società Tedesca per una Antropologia Fenomenologica) e della collana «Phaenomenologica» (Springer).

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