Per capire il presente, si interroghi il passato. A partire dal 1902 si raccolsero attorno a Freud intellettuali di varia formazione, che ogni mercoledì sera si riunivano per discutere della nascente psicoanalisi. Dal 1906 e fino alla Grande Guerra, Otto Rank, in veste di segretario dei Mercoledì, fu chiamato a stendere i verbali di quelle serate, noti oggi come Minute della Società Psicoanalitica di Vienna. Questo il passato da interrogare. Non solo per il valore documentale della fonte, che descrive passo dopo passo lo sviluppo e l’espansione di uno specifico sapere, ma anche perché, interpretato con strumenti psicoanalitici, quel passato mostra le dinamiche che segnarono il gruppo dei padri costituenti dell’istituzione psicoanalitica e che, trasmesse per via transgenerazionale, da allora sono ancora oggi in parte attive. Questo il presente da capire.
Francesco Napolitano, psichiatra, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association, già docente di Psichiatria e Psicologia clinica all’Università Federico II di Napoli, ha pubblicato: La filiazione e la trasmissione nella psicoanalisi (FrancoAngeli, 1999), Lo specchio delle parole (Bollati Boringhieri, 2002), Sete (Quodlibet, 2006), La Scuola di Freud sottosopra (Quodlibet, 2023) e una nuova traduzione del testo freudiano Zur Auffassung der Aphasien (2010), con apparato critico e una postfazione sulla storia del localizzazionismo cerebrale. Nel 2013, con Francesca Borrelli, Massimo De Carolis e Massimo Recalcati, ha pubblicato per Einaudi Nuovi disagi della civiltà. Un dialogo a quattro voci.