Catalogo / Figlie del silenzio

Figlie del silenzio
Le tortuose vie del desiderio femminile tra guerra e tempo di pace
Prefazione di Antonio Di Ciaccia
ISBN 9788822920713
2023, pp. 176
140x215 mm, brossura
€ 18,00
€ 17,10 (prezzo online -5%)
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Il libro

Una guerra irrompe con fragore improvviso sulla scena della storia, ma sbuca dal silenzio. Allo stesso modo, l’indicibile, provoca l’irruzione del passaggio all’atto sulla scena analitica. Una forza misteriosa che affonda le sue radici nel silenzio muove la storia.
Nel corso del suo insegnamento Jacques Lacan, tra il 1976 ed il 1977, indicò una stretta correlazione tra Isteria, Storia ed Inconscio. In questo testo l’autrice si propone di esplorare l’intreccio tra psicoanalisi e storia, tra fluire diacronico e discontinuità di eventi che, se producono effetti di cambiamento del legame sociale, non risparmiano all’umanità una misteriosa quanto dolorosa insistenza ripetitiva del reale in gioco. Temi cari alla psicoanalisi, dal disagio della civiltà al complesso di Edipo, dalla funzione paterna al suo declino, dall’etica del desiderio agli imperativi di godimento delle società post-moderne, vengono così rivisitati come tappe successive alla scoperta freudiana dell’inconscio in una insolita convergenza sul tema della differenza di genere.
Figlie del silenzio intende collocarsi nel filo rosso dell’insegnamento freudiano, riletto da Lacan e da Jacques-Alain Miller, per seguirlo in una prospettiva nuova verso il superamento del patriarcato.
Tre figure di donne vengono messe in luce: Gudrun Himmler, Monika Ertl ed Hilde Speer. Hanno in comune l’essere figlie di personalità di spicco dell’epoca nazista e l’essere donne che, per vie tortuose e singolari, furono orientate da un desiderio di riscatto del quale si servirono per sciogliere il legame oscuro tra crimine e silenzio ed accompagnare il passaggio della storia oltre l’epoca buia.

Indice
  • Prefazione, di Antonio Di Ciaccia
  • Introduzione
  • Il legame sociale tra monoteismo e oscurità del padre
  • Assolutismo e antisemitismo, due vie d’uscita: parricidio o femminilizzazione
  • Punto di dissolvenza dell’Imago paterna: la guerra dei bambini
  • La psicoanalisi in Germania tra il 1933 ed il 1945, la rettifica di Jacques Lacan
  • Gli anni Cinquanta, il dopoguerra e il superamento del concetto di nazione
  • Deregulation al femminile: convergenza sulle tesi di differenza di genere
  • Ritorno a Freud e a un caso esemplare
  • Sintomo come risposta
  • Donne in azione per uscire dalla guerra
  • Figlie del silenzio: dire no al fallo in nome dell’amore
  • Gudrun Himmler: il Credo nell’amore del padre Hilde Speer: risposta a un tratto di obbedienza del padre per l’espiazione della colpa
  • Monika Ertl figlia di Hans: combattere per farsi un nuovo nome
  • Il sacrificio come limite al godimento
  • Disparità di genere e ritorno al corpo
  • La difficile testimonianza del reale in psicoanalisi
  • Bibliografia
L'autore
Emilia Cece

Emilia Cece, 1957, psichiatra e psicoanalista, AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, docente dell’Istituto Freudiano di Roma, membro dell’AMP. Già Direttore di UOCSM e Direttore di Dipartimento di Salute Mentale, esercita attualmente come psicoanalista a Napoli e ad Ischia. Ha scritto numerosi articoli su diverse riviste del Campo Freudiano, tra le altre: «La Psicoanalisi» e «Attualità Lacaniana». È referente per l’Italia della rivista argentina «Virtualia» e collabora con la redazione di «Attualità Lacaniana».

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