Che cos’è un’immagine e soprattutto che cosa la differenzia dal discorso o dal concetto? I saggi raccolti in questo volume cercano di rispondere a questa domanda, esplorando i limiti contro i quali l’immagine si scontra, ma anche quelli all’interno dei quali le immagini sono immagini – cioè qualcosa di più della semplice riproduzione di un dato, qualcosa di più dell’impallidita presenza di un’assenza. Attraverso vari campi del sapere, filosofia e letteratura, pittura e musica, teologia e storia delle scienze, questa indagine di studiosi italiani e francesi ricostruisce il “luogo incerto” che la nostra cultura ha assegnato all’immagine. Sorta nell’intervallo fra la sensibilità e l’intelletto, fra la percezione e il discorso, l’immagine è insieme evanescente e ubiqua, sempre minacciata dalla possibilità di dissolversi in una miriade di riflessi, ma anche continuamente chiamata in causa dai dispositivi del sapere e del pensiero proprio laddove la parola e il discorso hanno bisogno di mostrare ciò che non riescono a dire.
Clemens-Carl Härle insegna lingua e letteratura tedesca all’Università di Siena e collabora con il Collège International de Philosophie di Parigi. È autore de La forza di parlare. Considerazioni su Malina di Ingeborg Bachmann (Siena 1994) e ha curato Karten zu Tausend Plateaux von G. Deleuze und Felix Guattari (Berlin 1993) e Libro del deserto di I. Bachmann (Napoli 1999).
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