Catalogo / La fondazione dell'oggettività

La fondazione dell'oggettività
Studio su Alexius Meinong
ISBN 9788874620494
2005, pp. 208
140x215 mm, brossura
€ 18,00
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Il libro

Questo studio indaga i presupposti e le problematiche che condussero Alexius Meinong (1853-1920) a elaborare la teoria dell’oggetto. Tale disciplina, intesa come la “trattazione scientifica dell’oggetto in quanto tale e nella sua generalità”, ha il suo fondamento nel principio dell’autonomia dell’oggetto rispetto a ogni operazione costitutiva messa in opera dalla soggettività. La determinazione della conoscenza a partire dal suo oggetto appare infatti l’unica istanza cui appellarsi per procedere a una fondazione del sapere. Tuttavia, la prima fase della riflessione di Meinong è percorsa da una tensione profonda tra l’incipiente tendenza realistica e le suggestioni rinvianti in senso lato al criticismo e allo psicologismo, che fa apparire quanto meno incerto l’approdo all’oggettivismo enunciato – in forma di programma – dalla Gegenstandstheorie. Raccogliendo l’eredità dell’empirismo inglese e nutrendosi del confronto con la nascente psicologia della Gestalt, nonché con la riflessione filosofica contemporanea orientata in senso logico e gnoseologico – che annovera Lotze e Sigwart, Wundt e Husserl tra i massimi rappresentanti –, Meinong affronta le tematiche della struttura percettiva, della costituzione degli oggetti sensibili e del loro rapporto con gli oggetti ideali, e il problema della correlazione tra il vissuto psichico soggettivo e l’oggettualità che è data in esso. Scopo del presente lavoro è mostrare come tali indagini non siano puramente residuali rispetto alla matura riflessione teoretico-oggettiva, ma come esse al contrario costituiscano lo sfondo preliminare, solo a partire dal quale può essere valutato il progetto della Gegenstandstheorie, rappresentando al contempo l’apporto più originale di Meinong al dibattito che animava la scena filosofica e psicologica tedesca di fine Ottocento.

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Indice
  • Prefazione
  • I. L’oggettualità percettiva:
    • 1. La psicologia nella riflessione filosofica di Meinong
    • 2. L’eredità dell’empirismo e della psicologia di Brentano
    • 3. Spiegazione e descrizione
    • 4. Relazioni reali e complessioni «trovate»
    • 5. L’a priori della percezione
    • 6. Dalle complessioni ai contenuti fondati
    • 7. La teoria della produzione
    • 8. Percezione e pensiero
  • II. L’oggettualità logica:
    • 1. Il significato gnoseologico delle relazioni
    • 2. La teoria dell’astrazione
    • 3. La rappresentazione indiretta
    • 4. La generalità naturale della rappresentazione
  • III. L’oggetto della conoscenza:
    • 1. Il senso dell’oggettività
    • 2. La trascendenza dell’oggetto
    • 3. L’elaborazione della teoria dell’oggetto
    • 4. L’ontologia analitica
  • Bibliografia
L'autore
Marina Manotta

Marina Manotta è dottore di ricerca in Filosofia moderna e contemporanea. Ha svolto attività di ricerca post-dottorato presso l'Università di Graz. Ha pubblicato saggi su Meinong e la psicologia filosofica tedesca del primo Novecento in riviste e volumi collettanei. Ha curato (in coll. con S. Besoli) M. Scheler. Metodo trascendentale e metodo psicologico. Una questione di principio sulla metodica filosofica, Quodlibet, Macerata 2009.

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