Sono raccolti in questo volume alcuni appunti e frammenti autobiografici scritti nel corso degli ultimi vent’anni.
Ne è risultato una specie di diario in cui la figura della donna amata, poi perduta e la conseguente esperienza del lutto, si spogliano di ogni accento realistico per trasformarsi in una sorta di spartito lirico e visionario. Fino a diventare un canto sommesso, in cui il lamento funebre e la coscienza del nulla accompagnano la marcia trionfale del tempo il quale, con sovrana indifferenza, calpesta e umilia ogni cosa. Perfino il ricordo e la pietà dell’amore.
Francesco Permunian (Cavarzere 1951) vive e lavora come bibliotecario a Desenzano del Garda. Il suo primo romanzo, Cronaca di un servo felice, è del 1999 (Meridiano Zero). Nella collana “Sintonie” di Rizzoli sono usciti Camminando nell’aria della sera (2001) e Nel paese delle ceneri (2003). Per le edizioni Diabasis, nel 2004, ha pubblicato Cinque notturni per un amico scomparso. In memoria di Mario Giacomelli.