È tormentata e ricca di insegnamenti la vicenda della dialettica, grande protagonista o «ospite ingrata» nelle principali correnti della filosofia europea. Contravvenendo all'orientamento ideologico oggi prevalente (non un superamento critico, ma una damnatio memoriae), questo libro la ripercorre aprendo squarci insoliti, gettando sonde, costruendo nuove piste di ricerca. Spinoza e Kant; Marx e Platone; Sartre e Gramsci; Hegel, Lukács e Labriola. E ancora: le discussioni nelle scuole e nelle università medievali; il dibattito filosofico nel primo Settecento olandese; gli intrecci tra biologia e dialettica, tra teleologia, epistemologia e teoria della storia. Ne discende un quadro in movimento che, nell'attraversare i secoli, parla anche di noi e della nostra controversa «modernità»
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