Con una metafora hegeliana si può dire che il libro Microscopia è il frutto del «lavoro della talpa»: vuole scavare nel fertile terreno degli studi platonici di Hans-Georg Gadamer e in particolare nel primo Commento al Filebo, per seguire le vie sotterranee che collegano il Platone di Gadamer ai temi centrali dell'umanesimo platonico. Per amore verso il dettaglio, il microscopico, l'autrice ha scelto una prospettiva del tutto inedita nella soriografia critica del pensiero di Gadamer: quella della musica. Essa ha consentito di individuare uno snodo di relazioni portanti nell'esegesi gadameriana della filosofia platonica: il rappporto musica-matematica, quello musica-etica ed infine la problematica del linguaggio secondo il modello umanista di Cusano
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Mariannina Failla è ricercatrice in Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Roma Tre, i suoi interessi sono rivolti prevalentemente alla filosofia tedesca che va dal Sette al Novecento. Fra i suoi libri ricordiamo Verità e saggezza in Kant. Un contributob all’analisi della logica e dell’antropologia, FrancoAngeli (2000); Microscopia.
Gadamer: la musica nel commento al Filebo, Quodlibet (2008); Gadamer als Platon-Interpret: Die Musik, Peter Lang (2009); Poter agire. Letture kantiane, Ets (2012). Ha curato Bene navigavi. Studi in onore di Franco Bianco, Quodlibet (2006); La dialettica negativa di Adorno. Categorie e contesti, Manifestolibri (2008); Il cammino filosofico di Hans Georg Gadamer, FrancoAngeli (2008); con Pavel Rebernik ha inoltre curato Interpretare la modernità, Carocci (2009). È autrice di vari saggi di filosofia contemporanea.