I problemi fondamentali della fenomenologia costituiscono un testo decisivo nello sviluppo del pensiero di Edmund Husserl (1859-1938), e una via privilegiata per accedere alla sua filosofia. In queste lezioni tenute a Göttingen tra il 1910 e il 1911 egli introduce alla fenomenologia evitando gli equivoci del coscienzialismo e del solipsismo. Tutti i temi della fenomenologia vengono affrontati con grande chiarezza: il concetto naturale di mondo, la riduzione fenomenologica, la differenza tra fenomenologia e psicologia, la costituzione di una coscienza unitaria, la funzione del ricordo nella genesi del sé, la struttura dell'empatia e del rapporto con l'altro, la determinazione della funzione della fenomenologia nella fondazione delle scienze. Attraverso queste lezioni è possibile avere dunque una visione sintetica e chiara dell'intero ambito di problemi della riflessione husserliana.
Edmund Husserl nasce a Prossnitz in Moravia nel 1859, orienta i suoi studi iniziali verso l’astronomia e la matematica. Si laurea nel 1883 all’Università di Vienna con una tesi sul calcolo delle variazioni e l’anno successivo incontrando Franz Brentano e la sua opera Psicologia dal punto di vista empirico (1874) trae ispirazione per la propria impostazione filosofica basata sul concetto di intenzionalità di ogni atto psichico, avvicinandosi definitivamente alla filosofia. Nel 1906 viene nominato professore ordinario a Gottinga e introduce nella sua ricerca filosofica la nozione di riduzione fenomenologica che influenzerà la sociologia, la psicologia e la psichiatria, nonché il pensiero iniziale di Heidegger. Nel 1916 Husserl riceve la cattedra all’Università di Friburgo dove incontra Heidegger, che nel 1927 gli dedica il suo Essere e Tempo, una dedica che dovrà cancellare nelle ristampe dell’opera avvenute dopo l’ascesa del nazismo, per poi reinserirla successivamente. Visse quindi gli ultimi anni in una situazione di isolamento, in una scena filosofica non più dominata dal positivismo ma proprio dalla filosofia di Heidegger, dedicandosi alla sistemazione dei numerosi manoscritti che aveva accumulato. Morì nel 1938.