Poesie ultime e prime è il terzo volume di Michele Ranchetti (1925-2008) dopo La mente musicale (1988) e Verbale (2001). L'autore lo ha predisposto in dettaglio tra l'estate e l'autunno 2007, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, il 2 febbraio.
«Tra il silenzio imminente e la parola
che trema per la mia voce si distinguono
voci diverse dalla mia secondo il tempo
che le incrocia e le abbatte come forme
prive di senso».
Michele Ranchetti (1925-2008), oltre a essere stato assistente di Delio Cantimori e docente di storia della Chiesa all’Università di Firenze dal 1973 al 1998, è stato poeta, pittore, studioso di psicanalisi e di filosofia, traduttore e saggista. In gioventù, tra il 1949 e il 1952, era stato segretario di Adriano Olivetti e direttore delle Librerie Feltrinelli a Milano. Ha lavorato anche come consulente editoriale per Feltrinelli, Adelphi e Boringhieri, dove ha curato alcune importanti edizioni italiane delle opere di Freud, Benjamin, Wittgenstein, Celan e Rilke. La sua pubblicazione più celebre rimane forse Cultura e riforma religiosa nella storia del modernismo (Einaudi, 1963). Per Quodlibet è sempre stato un punto di riferimento e un consigliere d’eccezione ben al di là dei libri che ha curato di persona come la collana “Verbarium” da lui ideata e diretta fino alla fine. A Ranchetti è dedicato il volume collettaneo Anima e paura. Studi in onore di Michele Ranchetti (Quodlibet, 1998).