Catalogo / Atlante della letteratura tedesca

Atlante della letteratura tedesca
A cura di Francesco Fiorentino e Giovanni Sampaolo
ISBN 9788874622184
2009, pp. 640
160x225, brossura
€ 42,00
€ 39,90 (prezzo online -5%)
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Il libro

«La vicenda di ciò che accade in tempi diversi, che è propriamente la storia, non è altro che una ininterrotta geografia, perciò è una delle più grandi manchevolezze storiche quando non si sa in quale luogo una cosa sia accaduta, o che cosa questo abbia comportato». – Immanuel Kant

Un Atlante che conduce in numerosi viaggi di scoperta attraverso una vasta area europea, quella di lingua tedesca, raccontando in più di settanta voci un profilo dei luoghi più significativi per le sue letterature: città, fiumi, paesi, teatri e molto altro ancora. Ne scaturisce il panorama di un universo policentrico che ha vissuto vicende culturali di eccezionale portata, dalla Riforma luterana alla nascita del romanticismo che inaugura la modernità, dal fermento intellettuale nella Vienna di Freud e nella Berlino dell’espressionismo alle vicende legate agli opposti totalitarismi del Novecento, dalla caduta del Muro fino al fenomeno odierno di una vivace letteratura dei migranti nel melting pot berlinese.

Opera di oltre sessanta studiosi, questo Atlante ripensa la tradizione culturale e letteraria come rete di luoghi collegati da fili molteplici, realtà locali sempre ridefinite dall’immaginazione letteraria: la Weimar di Goethe e Schiller, la Lubecca di Thomas Mann, la Berlino di Günter Grass, fiumi densi di leggende come il Danubio riscoperto da Claudio Magris, teatri come il Berliner Ensemble di Brecht, ma anche tutto un Est che parlava yiddish e le tappe dell’esilio di tanti scrittori che fuggirono dalla barbarie nazista e dall’Olocausto. E al di là delle letterature di Austria, Germania e Svizzera di ieri e di oggi si spazia su quelle delle minoranze extraterritoriali di lingua tedesca, come ad esempio nella Praga di Kafka, in Romania o in Alto Adige, ma anche sulla visione di luoghi lontani, dall’America all’antica Grecia, da Parigi e Londra all’Italia e a molti paesi dell’Oriente: i confini apparenti delle letterature nazionali sono dissolti dall’inarrestabile mobilità dell’immaginario.
I testi, interconnessi in modo da favorire una vera e propria navigazione ipertestuale nella lettura, sono integrati da carte geografiche tematiche.
Il volume è dedicato a Marino Freschi.  

Alla stesura dell’opera hanno partecipato: Elena Agazzi (Le Alpi), Flavia Arzeni (Giappone), Roberta Ascarelli (Dresda; Kakania), Laura Auteri (Schilda/Abdera), Anna Rosa Azzone Zweifel (Seldwyla), Italo Michele Battafarano (L’Italia), Ursula Bavaj (Lipsia), Stefano Beretta (Sonnenallee/Kreuzberg/Mitte), Paola Bozzi (Banato e Transilvania), Franco Buono (Topografie dell’esilio), Rita Calabrese (Monaco nell’Otto-Novecento), Fabrizio Cambi (Lubecca), Giulia Cantarutti (Zurigo nel Settecento), Gabriella Catalano (Il duomo di Colonia), Giovanna Cermelli (Il Reno), Paolo Chiarini (Parigi), Anna Chiarloni (Berlino dopo il Muro), Michele Cometa (La Sicilia), Alessandro Costazza (Südtirol), Margherita Cottone (Giardini), Maria Enrica D’Agostini (India), Paolo D’Angelo (Königsberg/Kaliningrad), Matilde De Pasquale (Amburgo), Gabriella d’Onghia (Frisia), Alessandro Fambrini (L’America), Maria Fancelli (Strasburgo), Francesco Fiorentino (Zurigo nell’Ottocento; Zurigo nel Novecento), Maria Carolina Foi (Rütli; Trieste), Luigi Forte (Freie Bühne, Volksbühne, Berliner Ensemble), Matteo Galli (Heimat), Pasquale Gallo (La Berlino del Muro), Antonella Gargano (La Berlino dell’espressionismo), Ingrid Hennemann Barale (Jena), Andrea Landolfi (Venezia), Claudio Magris (Crno Selo), Giorgio Manacorda (Charenton), Guido Massino (Shtetl), Camilla Miglio (Persia), Lucia Mor (Egitto), Giampiero Moretti (Heldelberg), Domenico Mugnolo (La Marca di Brandeburgo), Stefan Nienhaus (Berlino nel Sette-Ottocento), Agnese Nobiloni Toschi (La Wartburg), Gianluca Paolucci (Il Danubio), Vanda Perretta (Svevia), Lucia Perrone Capano (Russendisko. La Berlino dei migranti), Maurizio Pirro (Salisburgo; Worpswede), Mauro Ponzi (Roma), Grazia Pulvirenti (Vienna 1900; Cina), Luigi Reitani (Topografie della Shoah), Marco Rispoli (Gottinga), Giovanni Sampaolo (Weimar), Stefania Sbarra (Herrnhut), Klaus R. Scherpe (La Staatsbibliothek di Berlino), Giulio Schiavoni (Bucovina), Isolde Schiffermüller (La Praga di Kafka), Heinz Schlaffer (Tubinga), Wendelin Schmidt-Dengler (Graz), Giovanni Scimonello (L’isola di Felsenburg; Marte), Claudia Sonino (Percorsi dell’ebraismo orientale), Wolfgang Storch (La Prussia), Rita Svandrlik (Il Burgtheater e i teatri viennesi), Giovanni Tateo (Slesia), Ute Weidenhiller (Augusta), Luciano Zagari (La Grecia), Luca Zenobi (Londra; Nationaltheater).

Francesco Fiorentino insegna Letteratura tedesca all’Università Roma Tre.

Giovanni Sampaolo insegna Lingua tedesca e Traduzione all’Università Roma Tre. 

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