Jacques Lacan considerava Kierkegaard come il più acuto indagatore dell’anima prima di Freud. Ne è stato un lettore assiduo e originale, e lo cita in alcuni punti cruciali del suo insegnamento, così che Kierkegaard illumina Lacan nello stesso movimento in cui Lacan illumina Kierkegaard. I paradossi del desiderio, le figure del godimento, i miraggi dell’amore, ma anche le astuzie ironiche dell’enunciazione, i chiasmi della temporalità, la ripetizione, l’angoscia, il senso di colpa, la creazione e il ruolo di Dio: ecco le questioni suscitate da questo dialogo.
È psicoanalista, membro dell’école de la Cause freudienne e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, insegna alla Sezione clinica di Bruxelles (Istituto del Campo freudiano). È autore di numerosi testi sulle connessioni della psicoanalisi con la filosofia, la letteratura, l’arte e la politica, alcuni di questi sono stati pubblicati in Italia sulla rivista «La Psicoanalisi».