In genere dimentichiamo, o ne abbiamo una consapevolezza troppo limitata, che l’Europa è sempre meno il luogo paradigmatico dell’urbanizzazione contemporanea, mentre è altrove che la crescita e le mutazioni urbane si fanno più interessanti.
È per questo motivo che l’attenzione degli studi qui contenuti è tutta rivolta alla città extra-europea, dalle ideologie urbane che la animano agli strumenti d’intervento sperimentali e no, di cui vengono messi in luce aspetti spesso poco noti e contraddittori.
L’analisi investe dunque le aree metropolitane più rappresentative dei principali fenomeni in atto: dalla “sovra-urbanizzazione” dell’America Latina (Montevideo, Buenos Aires), ai modelli suburbani del Nord America (Baltimora, Brooklyn), fino all’“esplosione” delle città asiatiche (Hong Kong).
"Le città crescono, si svuotano, si addensano nelle aree centrali, si dilatano, si spargono sul territorio,in virtù dei loro legami con l’esterno, a causa dei cambiamenti che avvengono nell’organizzazione del lavoro, nei processi tecnologici, nelle reti di comunicazione. Eppure, l’esperienza diretta ci insegna la molteplicità delle storie, l’incomparabilità sostanziale dei percorsi, quando si voglia, o si sappia, vedere. È a partire dalle diversità che si possono finalmente scorgere le similitudini e, magari, comprendere meglio i territori futuri".
– Giorgio Piccinato