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Patria e psiche
Saggio su Ippolito Nievo
ISBN 9788874622948
2010, pp. 132
140x215, brossura
€ 16,00
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Il libro

Questo libro inizia dalla fine. Comincia, cioè, con l’analisi dell’ultimo capitolo delle Confessioni d’un Italiano d’Ippolito Nievo per poi affrontare problemi che attraversano tutto il testo. Sotto una nuova prospettiva storico-culturale, ci si propone di riconoscere nella storia di Giulio e, quindi, nell’ideologia di Nievo, un concetto d’italianità in rapporto con l’America dell’Indipendenza. Quindi, non solo a partire dal consolidato sistema di pensiero degli intellettuali del Risorgimento – cui il romanzo attinge in modo sorprendentemente eclettico –, bensì in funzione di un modello eroico che trascende le anguste frontiere localistiche e territoriali per immergersi in un’avventura sudamericana di espiazione individuale e di libertà collettiva.
Poi si passa ad un’indagine linguistico-stilistica sulla strutturazione e sull’uso delle figure retoriche dominanti nel testo: la similitudine, la metafora e il simbolo, ai fini di fare luce sul modo in cui la loro utilizzazione risponde a determinati contenuti non solo estetici dell’autore. In particolare, ci si chiede su quale idea di natura poggi il ricorso alla similitudine e fino a che punto le pagine centrali dell’Émile di Rousseau abbiano probabilmente influenzato anche il sistema retorico della letteratura nieviana.
E, infine, in un approccio volutamente ermeneutico, si affronta la questione delle trasformazioni psicologiche dei due protagonisti, Carlo e la Pisana. Carlo lotta per la libertà dell’Italia, ma nel suo intimo combatte per raggiungere la propria libertà da una schiavitù sentimentale travolgente. La battaglia interiore che la narrazione di Carlo dispiega non è meno importante di quella fra gli Stati. Tale è il nodo delle Confessioni in quanto romanzo di formazione. La trasformazione di Carlo e della Pisana – cioè, la maturazione delle loro personalità a partire dall’esperienza fondante e indelebile dell’infanzia – appare il problema più complesso del romanzo.

L'autore
Alejandro Patat

Alejandro Patat (Buenos Aires, 1965) è stato Direttore Didattico della Dante Alighieri di Buenos Aires e Coordinatore dell’area latinoamericana del Progetto “Lingua Italiana” della Società Dante Alighieri di Roma. In qualità di docente di Letteratura Italiana presso l’Universidad de Buenos Aires, ha tradotto Montale in spagnolo e ha curato l’edizione argentina della Storia della letteratura italiana di Alberto Asor Rosa. Dal 1998 è collaboratore permanente del quotidiano internazionale in lingua spagnola «La Nación», sul quale pubblica recensioni, note, interviste e traduzioni di letteratura italiana. Ha scritto alcuni saggi sul rapporto tra la cultura italiana e la cultura latinoamericana e ha pubblicato L’italiano in Argentina (Guerra, Perugia 2004) e Un destino sudamericano. La letteratura italiana in Argentina, 1910-1970 (Guerra, Perugia 2005). Per Quodlibet ha pubblicato Patria e psiche. Saggio su Ippolito Nievo e curato Gli italianismi in Argentina e Vida nueva. La lingua e la cultura italiana in America Latina. È ricercatore di Letteratura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena.

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