Catalogo / Il controllo dell'indeterminato

Il controllo dell'indeterminato
Potëmkin villages e altri nonluoghi
ISBN 9788874623549
2011, pp. 424
140x215 mm, brossura con bandelle
€ 26,00
€ 24,70 (prezzo online -5%)
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Il libro

Il controllo dell’indeterminato espone spazio e progetto contemporanei alla prova del loro futuro: ne indaga il senso di fronte al divenire. Il controllo dell’indeterminato è locuzione soggettiva: la tesi del testo, racchiusa nel titolo, assegna la funzione di controllo all’indeterminato stesso. La proiezione architettonica e urbanistica si fiacca e arresta nella duplicazione spettacolare di identità svuotate. La realtà sempre più contratta in una dimensione attuale si compone di ambiti singolari ma Informi, Continui, Indistinti, Imprevedibili, celati o qualificati da Maschere, custoditi o rinnovati da Patine, popolati di Sagome, scritti su Minute. Potëmkin villages e altri nonluoghi si specchiano come nuovi archetipi nei fatti da cui derivano, deformandone i caratteri. È l’indeterminato, appunto, che conquista il controllo; anche di se stesso. Il progetto, in questo stallo, rivive come esperienza: la sua condizione, in perenne attesa, lo riduce a semplice assunzione del dato fenomenico.
Attraverso interpretazioni incrociate di opere tratte dal mondo dell’architettura, dell’arte, della letteratura (da La filature di Sophie Calle a Crash di James Ballard, da En Attendant Godot di Samuel Beckett all’Endless House di Frederick Kiesler, tra le altre), il testo arriva ad una personale decodificazione della contemporaneità, proponendone un racconto inconsueto e vivo e guidando il lettore alla visita di otto realtà esemplari, otto Potëmkin villages capaci di rappresentarne le infinite sfumature e assieme l’uniformità; le pagine scorrono a proporre scenari anomali e singolari tradotti però in un quotidiano déjà vu. Una “linea analitica del progetto” incrocia questa narrazione facendone da contraltare: dodici manifesti (da Flugzeugträger in der landschaft di Hans Hollein a Facsimile di Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio) vengono progressivamente analizzati saggiandone la tenuta di fronte all’indeterminato.

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L'autore
Alberto Bertagna

Alberto Bertagna, architetto, dottore di ricerca, è ricercatore in Urbanistica presso l’Università degli Studi di Genova. Ha scritto: Tic Tac City (Quodlibet 2014); Il controllo dell’indeterminato. Potëmkin villages e altri nonluoghi (2010); La città tragica. L’(an)architettura come (de)costruzione (Diabasis 2006). Ha pubblicato, con Sara Marini: Venice. A Document (Bruno 2014); In teoria. Assenze, collezioni, angeli (Quodlibet 2012); The Landscape of Waste (Skira 2011). Ha curato: L’architettura degli spazi del lavoro. Nuovi compiti e nuovi luoghi del progetto (con Sara Marini e Francesco Gastaldi, Quodlibet 2012); Paesaggi fatti ad arte (2010) Paesaggi di mare e di costa (Il Poligrafo 2006). Dirige con Sara Marini le collane editoriali «In teoria» (Quodlibet) e «Carte blanche» (Bruno).

Pubblicazioni dell'autore
Alberto Bertagna

Tic Tac City

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Alberto Bertagna, Sara Marini

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