Traduzione e note di Ferdinando Amigoni
«Se ci si mette a scrivere i propri sogni per dei lettori, si fa della notte una bottega aperta a una clientela, e non una camera chiusa». – Roger Bastide
La bottega oscura è la prima traduzione in italiano di questo libro dei sogni di Georges Perec, uscito in Francia nel 1973. Perec vi ha trascritto 124 sogni, dal maggio 1968 all’agosto 1972.
Vi si ritrovano continui rimandi autobiografici, a partire dai fantasmi della sua disgraziata infanzia, poi gli amici, le fidanzate, tanti personaggi del mondo letterario parigino, le vie e le piazze di Parigi e certi luoghi a lui cari vicino a Parigi.
Le note esplicative che accompagnano il testo identificano le persone, gli avvenimenti, e le cose che provengono dalla vita diurna, facendo dove è possibile un po’ di luce sul lavoro di rielaborazione e sui temi ritornanti e ossessivi di Perec.
Georges Perec (1936-1982), uno dei più eccellenti scrittori francesi, di famiglia ebraica emigrata dalla Polonia, ha trascorso la vita a Parigi; attorno a lui si è costituito l’OuLiPo, gruppo letterario dedito alla creazione di testi secondo regole artificiali, di cui fecero parte Queneau, Calvino e altri. Sue opere, lo straordinario romanzo La vita istruzioni per l’uso (1978), Le cose (1965), Un uomo che dorme (1967, Quodlibet 2009), La disparition (1969, romanzo lipogrammatico senza la lettera e), Les revenentes (1972, romanzo con la sola vocale e), La bottega oscura (1973, Quodlibet 2011); postumi Cantatrix sopranica (Quodlibet 2021), L’infra-ordinario (Quodlibet 2023), Pensare/classificare (Quodlibet 2024).