Con illustrazioni b/n nel testo e un sedicesimo a colori
Questo libro è il racconto della XIV edizione della Triennale di Milano e in particolare della Mostra Internazionale del Grande Numero curata da Giancarlo De Carlo, che ne doveva essere il fulcro. Durante l’inaugurazione, il 30 maggio del 1968, essa venne occupata e distrutta dalla contestazione studentesca a due ore dalla sua apertura al pubblico.
Episodio straordinariamente attuale della storia dell’arte e dell’architettura italiana e internazionale, della mostra si conoscono le vicende legate alla sua occupazione, ma poco o nulla si sa delle opere, dei padiglioni e degli ambienti commissionati ai protagonisti invitati a parteciparvi. Arata Isozaki, Alison e Peter Smithson, Shadrach Woods, Aldo van Eyck, il gruppo Archigram, Archizoom, Gyorgy Kepes, Hans Hollein, Marco Bellocchio con lo stesso De Carlo, Renzo Piano con il Center for the Studies of Science and Art di Londra sono solo alcuni dei protagonisti di un’esposizione mai vista, che poneva l’accento sull’opera come processo, sull’architettura come ambiente e sul rifiuto dell’oggetto come merce. Analizzando nello specifico i conflitti ideali e ideologici che precedettero e seguirono la mostra – come la decisiva contrapposizione fra Aldo Rossi e De Carlo –, l’autrice mette a fuoco un dato generale di cui solo negli ultimi anni stiamo acquistando consapevolezza: «il ruolo delle esposizioni ha contribuito in misura significativa alla comprensione e riformulazione non solo della disciplina architettonica stessa, ma anche del modo in cui lo spettatore ne consuma, più o meno consapevolmente, i prodotti».
Storica dell’arte e dell’architettura, è Dottore di ricerca in Teoria e storia delle Arti e docente presso l’università Bocconi di Milano. Editor at Large di «Domus» (2017-2018), dirige dal 2016 il centro di arte e educazione the classroom. Scrive per la rivista «Artforum» dal 2009, è stata art editor di «Abitare» (2006-2011) e dal 2011 al 2013 è stata responsabile del programma delle esposizioni d’arte moderna e contemporanea per il Comune di Milano, occupandosi delle attività di approfondimento delle singole manifestazioni.
Ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali pubblicando testi e libri quali Materia verso Immagine (Postmediabooks, 2018), She. La figura femminile nel lavoro di Adrian Paci (Johan & Levi, 2014), Alberto Garutti. Didascalia/Caption (Mousse-König, 2012), Addio anni 70. Arte a Milano 1969-1980 (Mousse, 2012), Being Cattelan (Abitare-RSC, 2011), Palais de Tokyo. Sito di creazione contemporanea (Postmediabooks, 2006). Per Quodlibet è autore di Diario Psichico (2017) e Castelli di carte. La XIV Triennale di Milano, 1968 (2011).
Membro del comitato scientifico della Fondazione Carriero a Milano, vive e lavora a Milano.