Fin dalla sua pubblicazione nel 1853, Bartleby lo scrivano di Melville, “uno dei più bei racconti dell’epoca moderna”, sta iscritto come un enigma sulla soglia della letteratura americana. La figura scialba e “incurabilmente perduta” dello scrivano che ha smesso di scrivere, ha letteralmente paralizzato i critici e tenacemente eluso ogni spiegazione.
Qual è il messaggio che, senza mai proferirlo, egli sembra volerci significare con ogni suo gesto? E qual è il senso della formula che egli non si stanca di ripetere a ogni richiesta: “preferirei di no”? In questo libro, due filosofi, Gilles Deleuze e Giorgio Agamben, provano a misurarsi con l’enigma di Bartleby e a decifrare il senso della formula. In pagine straordinariamente dense l’autore dell’Anti Edipo scopre in Bartleby il paradigma della “natura prima” e, insieme, il rappresentante del “popolo a venire”; Giorgio Agamben legge nel “preferirei di no” dello scrivano la formula della potenza pura, l’algoritmo di un esperimento in cui il Possibile si emancipa da ogni ragione.
I due scritti, diversi ma percorsi da segrete rispondenze, ci offrono un felice esempio di quanto possa essere fecondo, al di là della sempre più palese insufficienza delle interpretazioni critiche, un autentico dialogo fra poesia e pensiero, fra letteratura e filosofia.
Gilles Deleuze (1925-1995) è uno dei maggiori pensatori contemporanei. Tra i suoi libri tradotti in italiano ricordiamo Differenza e ripetizione (1998), Logica del senso (1975), L’anti-Edipo (con Félix Guattari, 1975), Mille piani (con Félix Guattari, 1988). Di Gilles Deleuze Quodlibet ha pubblicato Bartleby o la formula, in Gilles Deleuze, Giorgio Agamben, Bartleby, la formula della creazione (1993, 2012), Francis Bacon. Logica della sensazione (1995, 2008), Kafka. Per una letteratura minore (1996, 2010), Spinoza e il problema dell’espressione (1999), Pourparler (2000, 2019) e Sovrapposizioni (con Carmelo Bene, 2002, 2012).
Giorgio Agamben è filosofo e scrittore. La sua opera è tradotta e commentata in tutto il mondo. Con il progetto Homo sacer ha segnato una svolta nel pensiero politico contemporaneo.
Tra le sue opere pubblicate da Quodlibet: Categorie italiane. Studi di poetica e di letteratura (2021),
A che punto siamo? L’epidemia come politica (2020), Intelletto d’amore (con Jean-Baptiste Brenet, 2020), Homo sacer. Edizione integrale (2018), Che cos’è la filosofia? (2016), Gusto (2015), Idea della prosa (nuova edizione aumentata, 2002-2013, 2020), L’uomo senza contenuto (1994, 2013), Bartleby, la formula
della creazione (con Gilles Deleuze, 1993, 2012).
Per Quodlibet cura la collana Ardilut.
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