Il volume documenta la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana di Ji Dachun (1968), artista cinese nato a Nantong e attivo a Pechino. La sua ricerca – insolita combinazione di tradizione cinese e modernità occidentale – rivela un’eccezionale singolarità di linguaggio che, con ironia e acuto umorismo, affronta le complesse relazioni tra Oriente e Occidente, ma anche la casualità della vita quotidiana, attraverso immagini fantasiose e ironiche, spesso frutto di grottesche metamorfosi.
«Ogni singola traccia nelle tele di Ji Dachun possiede la traslucenza delle bottiglie di Morandi — leggermente opaca ma totalmente accurata nel delicato rapporto con l’immagine — o della cenere d’argento incrostato del solfuro grigio chiaro e argenteo di Leonardo da Vinci» – A'Cheng
MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma
16.05.2013-01.09.2013
Una mostra a cura di Bartolomeo Pietromarchi