A cura di Stefano Chiodi
Testi in lingua italiana e inglese
Fin dagli esordi alla fine degli anni Ottanta, la ricerca di Marina Ballo rivela un particolare tipo di sguardo: la sua fotografia dichiara un’attenzione a dettagli sfuggenti, a forme e oggetti quotidiani colti nella loro solitudine imprevista, al silenzio e alla sorpresa che si condensano negli spazi attraversati ogni giorno, alle apparizioni inattese che l’obiettivo fotografico è in grado di cogliere negli ambienti familiari.
Il catalogo raccoglie le esplorazioni fotografiche elaborate dall’artista – nello scenario urbano e in quello naturale –, presentando una selezione di circa venticinque opere, appartenenti alle serie più significative prodotte dagli anni Novanta a oggi.
Con testi di Jean-François Chevrier, Stefano Chiodi e una conversazione con l'artista.
MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma
05.10.2013-17.11.2013
Marina Ballo Charmet lavora con la fotografia e il video. Da più di trent’anni opera come psicoterapeuta nei servizi territoriali pubblici di Milano. Ha esposto in numerosi musei e istituzioni in Italia e all’estero, tra cui il Musée Unterlinden a Colmar, il Museo del Novecento a Milano, il MACRO a Roma, la Triennale di Milano, il Fotomuseum a Winterthur, il Centre national de la photographie a Parigi e lo Storefront for Art and Architecture a New York. Ha partecipato alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia nel 2010 e alla XLVII Biennale d’Arte di Venezia nel 1997. Tra i suoi libri ricordiamo: Il parco/The Park (Charta, 2008), Marina Ballo Charmet. Fotografie e video 1993/2006 (Electa, 2007), Primo campo (Le Point du Jour, 2004), Rumore di fondo (Art&, 1998), Con la coda dell’occhio (Art&, 1995), L’incontro difficile (Emme, 1984).