Parlare della contemporaneità significa – sempre e anche – avviare un discorso su se stessi e sulla propria esperienza delle cose. La mutevolezza, ora soggettivamente percepita, l’assenza di distacco, il coinvolgimento nelle emozioni del tempo – tutto ciò concorre a trasformare l’oggetto di studio in un caleidoscopio, sì che la frammentazione dello sguardo è forse il carattere che più segna qualunque riflessione sul nostro presente.
Il libro prende a pretesto la versione russa di un reality televisivo (il Grande Fratello), per indagare sulla messa in scena del sé e sulla necessità sociale di essere ascoltati. Il parallelismo con la scrittura autobiografica consente all’autrice di spostare l’attenzione sulla prosa russa degli ultimi decenni: illusioni e durezze del passato sovietico si ricompongono in una collezione di ricordi, mentre la geografia acquista per converso contorni immaginari in cui riemergono, criticamente rinnovati, gli autori, le figure poetiche, le trame, i temi ricorrenti che attraversano la scena artistica della Russia contemporanea. Chiude il volume una serie di quarantadue foto amatoriali, scattate nella capitale russa fra vecchio e nuovo secolo, accompagnate da brevi note, che offrono, nel rapido mutare delle forme, una possibilità di comprensione del nostro tempo.
Volume disponibile anche in versione elettronica. Acquista su: torrossa.it
Barbara Ronchetti insegna Letteratura russa alla Sapienza Università di Roma. Tra le sue ricerche, studi di comparatistica letteraria (Il calore del marmo. Il modello di José-Maria de Heredia nei sonetti di Pëtr Dm. Buturlin; Shakespeare e le traduzioni russe di S. Ja. Maršak e B. L. Pasternak; Tjapuškin e la Venere di Milo; Il duello. Un’immagine della cultura europea; Un poema futurista russo in terza rima), saggi sul rapporto fra arti, scienza e tecnica (L’immagine del treno in V. Chlebnikov; Il 1910, anno dell’aviazione russa; Arte, scienza e tecnica fra immaginazione e realtà), articoli su Puškin, Lermontov, L. Tolstoj, e sulla letteratura contemporanea. È responsabile della Serie Interculturale della Sapienza Editrice Universitaria.
