A cent’anni dalla nascita di Alberto Burri (1915-1995), questo volume ripropone gli scritti di Enrico Crispolti, uno dei più acuti e penetranti interpreti della sua opera, in un’ampia silloge che, spaziando dal 1957 fino al secondo decennio del XXI secolo, ripercorre il denso rapporto fra il critico e l’artista. Sulla scorta della letteratura più agguerrita (Villa, Sweeney, De Mandiargues e Arcangeli), ma prima dell’importante monografia di Cesare Brandi del 1963, l’allora giovanissimo storico dell’arte romano per primo aveva offerto un’interpretazione in chiave esistenzialista della pittura di Burri. L’opera di Jean-Paul Sartre, fino ad allora messa in rapporto con il lavoro di artisti quali Fautrier e Wols, si dimostrò, nell’analisi di Crispolti, particolarmente adatta a decifrare il pessimismo radicale, privo di orizzonti e di speranza, che forniva la base concettuale alla materia combusta e lacerata di Burri. Il critico metteva già allora in evidenza il significato filosofico dell’uso di materiali eterodossi in funzione pittorica: il sacco bruciato e rattoppato, la plastica toccata dalla fiamma, la lamiera di ferro saldata rimangono nella dimensione compositiva del quadro, ma trasferiscono nel suo spazio la loro insopprimibile evidenza di oggetti quotidiani e, allo stesso tempo, diventano una metafora immediata della carne ferita, della caduta esistenziale, tanto materiale quanto psichica.
IT. Enrico Crispolti (Roma, 1933-2018), storico dell’arte e critico militante, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Roma e nelle università di Salerno e di Siena dove ha diretto la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Si è occupato di Futurismo, dell’Informale e della sua eredità, di Nuova Figurazione e Pop Art, dei rapporti fra Arte e partecipazione sociale e di Arte ambientale. Ha curato i cataloghi generali di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Enrico Baj, Valeriano Trubbiani, Sergio Vacchi, Vittorio Corona, Mattia Moreni, Guido Pajetta, Gianni Dova, Francesco Somaini e ha progettato quello di Piero Dorazio. Ha dato vita a uno dei più importanti archivi privati di documentazione del contemporaneo, l’Archivio Enrico Crispolti. www.archiviocrispolti.it
EN. Enrico Crispolti (Rome,
1933-2018), art historian and
militant critic, taught at the
Fine Arts Academy in Rome
and at the Universities of
Salerno and Siena where
he was the director of the
Graduate School of Art History. His research focused
on Futurism, Informel and
all that it inspired, New
Figuration and Pop art, the
relationship between art and
social participation, and environmental art. He edited
the catalogues raisonnés of
Renato Guttuso, Lucio Fontana, Enrico Baj, Valeriano
Trubbiani, Sergio Vacchi,
Vittorio Corona, Mattia
Moreni, Guido Pajetta,
Gianni Dova, Francesco Somaini, and planned one for
the work of Piero Dorazio.
He also created one of the
most important private
archives of documents on
contemporary art, the Archivio Enrico Crispolti.
www.archiviocrispolti.it