Catalogo / Il lungo cammino da me a me

Il lungo cammino da me a me
Interviste di Péter Várdy
Edizione italiana a cura di Giancarlo Gaeta. Prefazione di Péter Várdy
ISBN 9788874628353
2016, pp. 288
145x210, brossura
€ 19,00
€ 18,05 (prezzo online -5%)
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Il libro

Il lungo cammino da me a me è il racconto di formazione di un matematico e filosofo ebreo di fama internazionale. L’occasione gli fu fornita verso la fine degli anni Ottanta da Péter Várdy, uno scrittore ungherese che, impegnato a raccogliere memorie su quella che era stata la realtà del mondo ebraico in Ungheria prima del nazismo, sollecitò anche Imre Toth a offrire la sua testimonianza. Ne nacque una lunga conversazione in cui Toth ricostruisce con grande efficacia narrativa dapprima il microcosmo di Szatmár, una cittadina della Transilvania dove da secoli era insediata una consistente comunità ebraica in condizioni di grande povertà e sempre a rischio di vessazioni, ma anche percorsa da forti stimoli culturali; un mondo cancellato per sempre che rivive in una prosa essenziale, insieme mossa dall’onda dei ricordi e controllata da un forte bisogno di razionalità. Quindi l’epoca tragica della guerra con l’occupazione tedesca, le deportazioni, compresa quella dei genitori, e l’emergere del carattere forte di Toth, il suo spirito di rivolta contro stupidità, soprusi e ingiustizia, che resero la sua giovinezza tanto avventurosa quanto esposta all’autodistruzione. Infine, dopo la guerra, la crescente difficoltà a trovare collocazione nel Partito comunista, malgrado la sua fama di eroe del movimento operaio rumeno, e dunque il racconto dall’interno della vita di partito in epoca staliniana; d’altra parte l’emergere di uno studioso di valore, che per affermarsi sarà costretto a cercare una via di fuga in Occidente. A tenere insieme questo racconto in equilibrio tra autobiografia e storia, c’è il filo di una lunga, contrastata presa di coscienza della propria identità ebraica.




Imre Toth, Il bambino prodigio ammira l'arma prodigiosa, collage, anni ’80. Opera conservata presso il "Fondo Imre Toth" della Biblioteca Umanistica dell'Università di Siena. Il Fondo, oltre a manoscritti, diari e libri, comprende ca. 70 collages di I.R., una parte dei quali esposti nella mostra Imre Toth: collages metafisici, a cura di Luca Quattrocchi (Università degli Studi di Siena, maggio 2011).

L'autore
Imre Toth

Imre Toth, nato da famiglia ebrea il 26 dicembre 1921 in Transilvania, è morto a Parigi l’11 maggio 2010. Scampato fortunosamente alla deportazione, si è affermato come uno tra i massimi filosofi della matematica. Ha insegnato nelle università di Bucarest, Francoforte e Regensburg; è stato membro dell’Institute for Avanced Study di Princeton; dal 1984 alla morte ha tenuto corsi nell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. I suoi lavori sulla storia della geometria non euclidea gli hanno assicurato fama internazionale. Tra le sue opere tradotte in italiano segnaliamo: Aristotele e i fondamenti assiomatici della geometria, Vita e Pensiero, Milano 1998; NO! Libertà e creatività, Rusconi, Milano 1998; Essere Ebreo dopo l’Olocausto, Cadmo, Fiesole 2002; La filosofia e il suo luogo nello spazio della spiritualità occidentale, Torino 2007.

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