Recensioni / Toni Negri, parla come mangi

Esce la versione italiana di "Spinoza e il problema dell'espressione" di Gilles Deleuze, saggio del '68 sul filosofo olandese. Su "il manifesto"Toni Negri, studioso di Spinoza, ne stronca subito la diffusione parlandone benissimo in una recensione scritta malissimo. Il carcere, com'è noto, non rieduca.
SVELTINA SPINOZIANA. «Se volete andare in fretta nel leggere lo Spinoza di Deleuze... prendete i capitoli da XIV a XVII: qui comprenderete come la fisica dei corpi possa mostrarsi quale movimento delle passioni; vedrete l'essere nel mondo esprimersi in infinite oscillazioni attraverso le quali le potenze si singolarizzano; e solo il positivo farsi esistenza laddove il male è assenza assoluta di essere». Se andate di fretta.
DI CON PAROLE TUE. «Questa definizione insufficiente del materialismo e della genealogia del presente partecipa di un'ideologia monca e parassitaria, di uno storicismo perenne e di un'ermeneutica debole,dell'incapacità di assumere la produzione (ed eventualmente resistenza e rivolta) come motori di trasformazione ontologica e quindi come paradigmi della singolarità e del divenire etico». Presto anche la recensione di Negri uscirà in versione italiana.
LE PAZZE RISATE. «Scappa da ridere, assistendo alle attuali esibizioni della filosofia debole postmoderna, di esser costretti a riconoscere che l'unica "novità", per così dire, è in esse la negazione della potenza affermativa della prassi e la sconcia ripetizione della non creatività della libertà della moltitudine...». Scappa da ridere, per così dire.
AL CUORE DELLO STOMACO. «Quelle posizioni (la cui funzione è solo, a destra e a sinistra, di neutralizzare il sapere e la sovversione) sono così comuni nel mondo intellettuale italico...Offrite questo libro agli amici. Soprattutto ai sostenitori delta "terza via", per le feste natalizie: serve a fargli andare di traverso il cappone». Aveva ragione "Cuore": più che cattivi maestri, erano cattivi bidelli.