Recensioni / Come si costruisce in acciaio in Sud Corea

Apart e Bang, ovvero case a catalogo e stanze a noleggio, rappresentano le due principali tipologie abitative della Corea del Sud, che esemplificano anche uno stile di vita e determinano la conformazione fisica delle città. Una città, come Seul, del tutto indifferente alle relazioni urbane e al contesto, che sembra prefigurare quel fenomeno che tanto terrorizza la cultura architettonica contemporanea: la fine dello spazio pubblico.
A questi temi, e alle possibile alternative che la cultura progettuale contemporanea può offrire, è dedicato il libro "Seoul steel life. Case a catalogo e stanze a noleggio", frutto dell'interessante esperienza di docenza che ha coinvolto la Fondazione Promozione Acciaio, il Politecnico di Torino e la Konkuk University di Seoul.
Questa partnership ha generato lo svolgimento di due unità di progetto negli anni accademici 2008-2009 e 2009-2010, che hanno coinvolto una serie di docenti sul tema delle tecnologie costruttive in acciaio e delle potenzialità espressive di questo materiale, animando l'interesse dei quasi 100 studenti di sette nazionalità, tra Italia e Corea del Sud. L'obiettivo? Individuare, grazie alla flessibilità e modularità delle strutture in acciaio, soluzioni architettoniche maggiormente relazionabili ai servizi e allo spazio pubblico. L'intenzione non è stata quella di annullare le differenze tra la cultura occidentale e le abitudini asiatiche, bensì riconoscerle, cercando di offrire un contributo di innovazione alle abitudini consolidate, senza scardinarle.
A proposito della tendenza alla standardizzazione del settore residenziale, gli studenti si sono accorti di quanto più agevole risultasse progettare con l'acciaio in un contesto come quello della Corea. Di come le potenzialità dell'acciaio possano offrire soluzioni in grado di coniugare la modularità con la praticità, la libertà espressiva con la sicurezza e il rispetto per l'ambiente. Ne sono esempi i progetti pensati dagli studenti, caratterizzati dal connubio con altri materiali, da forme spesso inusuali, da soluzioni esteticamente apprezzabili e tecnologicamente innovative.
La pubblicazione, curata da Michele Bonino (docente progettazione architettonica e urbana al Politecnico di Torino), Marco Bruno (docente di architettura degli interni all' Hanyang University di Seul) e Alberto Bologna (dottorando in Storia dell'architettura e dell'urbanistica al Politecnico di Torino), è articolata in una serie di saggi paralleli che rendono conto dei vari punti di vista (culturali e tecnici, italiani e coreani, didattici e scientifici) sul tema degli Apart e dei Bang, ed è illustrato dai lavori degli studenti nonché da un report fotografico sulla città di Seul.
Attraverso la documentazione del progetto supportato dal Politecnico di Torino, dalla Konkuk University e dalla Fondazione, questo volume vuole rappresentare uno stimolo a credere nell'innovazione e nel valore aggiunto che le realizzazioni in
acciaio sanno offrire, capaci di animare il desiderio di confrontarsi e di dibattere intorno ai temi del progetto e del costruire.