Recensioni / L'architettura è un gesto

II titolo del libro è tratto da questa annotazione di Wittgenstein (1889-1951): «l'architettura è un gesto. Non ogni movimento funzionale del corpo umano è un gesto. Come non è architettura ogni edificio funzionale». Questo ed altri passi ora raccolti in Pensieri diversi misurano le difficoltà che Pisani ha superato affrontando un argomento molto trattato, come lo è l'interpretazione del contributo che Wittgenstein ha dato alla cultura contemporanea. Ma la lettura di Pisani della casa, costruita dal filosofo per la sorella Margaret a Vienna (1926-29), è la più esaustiva di cui disponiamo. Pisani ha esplorato il mondo in cui il progetto venne realizzato, ponendo in risalto il conflitto che la casa esprime tra il potere delle circostanze e la «terribile pignoleria e la totale mancanza di senso pratico», sosteneva Margaret, di Wittgenstein architetto. Ma non di pignoleria bisogna parlare osservando i "particolari invisibili" della casa bensì di culto per il dettaglio, che proprio quando è assolutamente appropriato risulta invisibile e richiede una dedizione che porta alla spossatezza -«quando stavo costruendo la casa per mia sorella ero talmente esausto alla fine della giornata che tutto quello che potevo fare era andare a vedere un film», ricordò Wittgenstein. Questo libro risulterà gradito a chi vuole entrare nel labirinto del pensiero di Wittgenstein e a quanti pensano con lui che «la differenza fra un buon architetto e uno cattivo oggi sta in questo: che quello cattivo cede ad ogni tentazione, l'altro le resiste».