Seumas O’Kelly (1881-1918) è stato definito «il genio più trascurato d’Irlanda». La fama che avrebbe meritato come scrittore è stata oscurata da quella del suo impegno nel partito nazionalista Sinn Fein (che gli costò la vita). Aderente al Celtic Revival di Yeats, O’Kelly fu autore, oltre che di opere teatrali, di due romanzi e tre volumi di racconti. Tra questi “La tomba del tessitore”, che molti critici considerano, assieme a I morti di James Joyce, tra i migliori della letteratura irlandese. È la storia bislacca e poetica di vecchi litigiosi, depositari della memoria locale, alla ricerca di una sepoltura in un cimitero di campagna, e di un amore che nasce tra le fosse. Straordinario l’episodio della visita al decrepito bottaio, legato con una corda alla vita che – sostiene – non è altro che un sogno.
