Recensioni / «Hai un cane? È lui che ti ha scelto(a)», geniale nella sua semplicità il libro di Yona Friedman

Pubblicato da Quodlibet il manuale di educazione di Yona Friedman che spiega «come vivere con gli altri senza essere né schiavi né padroni»

Un libro che conta solo 96 pagine e che può essere sfogliato durante un breve viaggio in treno è possibile venga scambiato dai più per un qualcosa di poco importante, non di certo un libro “vero”. E se c’è un esempio che è in grado di smentire questo pregiudizio è proprio “Hai un cane? È lui che ti ha scelto”, edito da Quodlibet (96 pag., 9 euro) e scritto da Yona Friedman, affermato architetto ungherese trapiantato da anni in Francia, classe 1923.
La particolarità è che l’autore non risulta essere solo Friedman ma anche Balkis, il suo fedele cane, mezzo Pastore mezzo Dobermann. Ebbene sì, questo libro è un manuale di educazione per chi vive con altri animali e ha la forma di un fumetto, con immagini che ricordano quasi i disegni rupestri dei nostri antenati.
Quello che lo rende “unico” nel suo genere è proprio il fatto che si immagina essere stato scritto letteralmente a sei zampe, lo conferma lo stesso Balkis nella prefazione: «Questo manuale, destinato a facilitare la comprensione del nostro punto di vista, doveva essere molto chiaro; ecco perché ho pensato di farne un fumetto. L’ho fatto capire al mio padrone, che ha accettato di scriverlo e illustrarlo seguendo le mie indicazioni. Poiché mi era difficile dettargli il testo e spiegargli i disegni ho improvvisato una serie di pantomime e, come al solito, ci siamo capiti alla perfezione».
Semplicità e humour, questo trasmette Friedman col suo libro. È un manuale che, in poche battute, spiega come vivere con il proprio Fido «senza essere né padroni né schiavi». È soprattutto un libro “diverso”, nel senso che con la sua essenzialità riesce a trasmettere delle piccole perle di saggezza.
Friedman/Bakis ci ricordano infatti che: il cane non è un oggetto né una merce e non può essere definito una proprietà, ogni cane ha una sua ben definita personalità ed è diverso da noi, ha un suo modo di pensare e di comunicare e soprattutto ha delle aspettative che non devono essere tradite, perché in fondo un cane «chiede solo sicurezza» e in cambio «ti ammirerà sempre incondizionatamente […]», perché, si sa «puoi essere giovane, vecchio, bello o brutto, per il tuo cane sei sempre unico».
Impossibile non lasciarsi scappare una risata ironica qua e là, mentre si scorrono le pagine e soprattutto impossibile non apprezzare questo libro, e capire che in fondo «diventare padrone di un cane è un onore che devi meritare». Da fedele amante dei cani, direi, un libro geniale nella sua estrema semplicità.