Recensioni / La città eventuale

Il volume propone un'indagine con- dotta all'interno del dottorato in politiche territoriali e progetto locale dell'Università  di Roma Tre sull'abitare delle popolazioni immigrate a Roma, nella prospettiva dell'inchiesta attorno alle condizioni abitative dei gruppi svantaggiati, cioè entro un'angolazione che, come ricorda in apertura il responsabile della ricerca Giorgio Picconato, costituisce una fonte importante nel farsi del pensiero urbano. Cinque casi studio: un ex magazzino ferroviario a Tiburtina, conosciuto come hotel Africa, sede di una comunità  composta prevalentemente da esiliati politici; un campo di calcio a Colle Oppio riutilizzato come luogo di incontro dalla comunità  salvadoregna; il piazzale a fronte dei vecchi mercati generali all'Ostiense, luogo di incontro delle donne ucraine; il capolinea della linea A ad Agnanina, trasformato in mercato; il quartiere di piazza Vittorio a Roma. Quattro percorsi fotografici accompagnano i resoconti. L'indagine diventa occasione di un racconto che parte dall'occupazione degli spazi urbani per affrontare questioni più generali, al centro delle quali c'è l'idea che il fissarsi su preoccupazioni di ordine (sociale e spazia le) finisca con il negare potenzialità  al fatto urbano, come già  sosteneva Antonio Tosi, commentando un'analoga indagine milanese.

La città eventuale. Pratiche sociali e spazio urbano dell'immigrazione a Roma, pp. 164, euro20, Quodlibet, Macerata 2005