Recensioni / Breve storia del giardino

«I nomadi non fanno giardini» Gilles Clément
In questo volume si osserva come,  nella storia dell’umanità, in seguito all’abband0n0 del nomadismo e alla successiva sedentarizzazione dell’uomo, il giardino sia entrato a fare parte del nostro stile di vita. Un’evoluzione da semplice luogo preposto alla coltivazione ad ambiente di contemplazione e di ristoro.
«Il primo giardino è un recinto, Gilles Clément.
Il concetto e ribadito dalla stessa etimologia della parola “giardino" che in tedesco vuol dire «recinto», medesimo significato che si riscontra anche nel vocabolo “paradiso”, Entrambi i termini, infatti, delineano luoghi limitati, di protezione e anche di contemplazione. Dai leggendari giardini alimentari di Tebe agli spettacolari giardini di Versailles, dal Ryoan-Ji di Kyoto al parco di Ermenonville, tanto amato da Rousseau. Dimensioni naturali uniche, create dalla natura e plasmate dall’uomo, il cui intento è pur sempre uno solo: evocare l’immateriale. <<Cos’è un giardino? (…) Uno dei mezzi a disposizione dell’uomo per accedere al Grande Risveglio, ovvero alla conoscenza della realtà oltre il sogno, dal “Sakuteiki", libro segreto del giardino giapponese