Recensioni / 'Mattoidi', gli scienziati bizzarri

Gli Enti di ricerca, così come i giornali (chi scrive può testimoniare di entrambi), sono spesso approdi di personaggi curiosi, provenienti da un limbo indefinito tra il genio, la ricerca scientifica, la mitomania. Personaggi che vantano capacità straordinarie o intuizioni rivoluzionarie, tecnologie innovative e panacee per tutti i mali, talvolta dando l'impressione di dimostrarle, altre millantandole con grande capacità affabulatoria.

Si finisce quasi sempre per liquidarli cortesemente, inoltrarli a un altro destinatario, farsi negare alle loro spesso pressanti richieste di proseguire il confronto e ottenere una risposta definitiva e positiva. Per chi deve giudicarli o semplicemente si trova a incontrarli, però, il dubbio rimane. La memoria corre a Guglielmo Marconi e all'impiegato dell'ufficio brevetti che ne consigliava il ricovero in manicomio. E la mente va alle molte polemiche sull'insufficienza degli attuali parametri di giudizio per distinguere la verità e il merito scientifico.

A questa molto varia umanità, Paolo Albani ha dedicato una deliziosa galleria dal titolo un po' semplificatorio e irriverente, 'I mattoidi italiani', pubblicata da un attento editore, il maceratese Quodlibet. Per la selezione e la trattazione, il libro ricorda un po' le pur diversissime 'biografie' di Eugenio Baroncelli. I ritratti vanno dalla linguistica all'astrofisica, dalla filosofia fino agli inventori. Senza escludere settori dove il limite tra scienza riconosciuta e sedicente è particolarmente delicato al fine di tutelare la comunità da ciarlatani e speculatori, come la medicina, ai più innocui architetti di opere 'monumentali' e ideatori di pensieri politici, religiosi ed economici di scarsa fortuna ma molta fantasia.

Albani è uno specialista della 'bizzarria', che tratta anche nella rivista 'Tèchne' e, come membro del queneauiano Oplepo e alla quale ha dedicato altre opere tra cui, sempre nella collana 'Compagnia Extra', un 'Dizionario degli istituti anomali nel mondo' uscito nel 2009.

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