Recensioni / Proiezioni luminose

L’autore, pur partendo dal suo vissuto e dalle sua esperienza, sa quand’è il momento di ritirarsi, con pudore, e lasciar parlare l’immagine. Ufficio proiezioni luminose non è dunque un libro di memorie o di aneddoti personali, ma piuttosto una raccolta di riflessioni, a metà strada tra arte e filosofia, tra immagine propriamente detta e pensiero. Anche la forma si colloca tra questi due poli, alternando la scrittura, intesa come descrizione (didascalia) dell’immagine ma anche come espressione di un pensiero (riflessione), all’immagine vera e propria, che pure a volte parla da sé.