Recensioni / Erasmus Effect

Fra i nomi stellati dell'universo dell'architettura internazionale non mancano gli italiani e non è una novità. Ma la lista inaugurata in passato dai maestri indiscussi, come Lina Bu Bardi e Renzo Piano, che si sono fatti un nome fuori dai confini nazionali si sta allungando con professionisti anagraficamente più giovani, tilolari o con-titolari di studi affermati e progettisti di opere degne di nota. Occasioni per conoscerli potrebbero essere la mostra “Erasmus Effect Architetti italiani all'estero” a cura di Pippo Ciorra al MAXXI di Roma fino al 6 aprile e l'esaustivo catalogo (Quodlibet edizioni) che approfondisce l'argomento. Come in un censimento, sono raccolti i lavori più importanti realizzati o in procinto di realizzazione degli ultimi 100 anni. L'allestiinento è dello studio Lot-Ek, formato dalla ormai famosa coppia partenopea Ada Tolla e Giuseppe Lignano, che da tempo risiede e opera a New York. La loro ricerca è stata apri-pista nell'uso dei container, utilizzati per le spedizioni delle merci per mare, riconvertiti come moduli abitativi ed espositivi. Nel museo romano contengono immagini, video e plastici delle opere architettoniche sparse in tutto il mondo, in un rimando al viaggio che hanno compiuto i nostri migliori architetti migranti.