Recensioni / Selve d'amore

Dopo i due volumi antologici dei Costumi degli italiani (2009) e le originali e vertiginose Conversazioni del vento volatore (2011). Celati continua la sua collaborazione con la casa editrice Quodlibet pubblicando nella collana “Compagnia Extra”, diretta da Ermanno Cavazzoni e Jean Talon, questo breve e prezioso libretto, che raccoglie quattro novelle. Lo scrittore realizza quattro cortometraggi all'insegna di una delicata comicità, nei quali recupera dal fondo migliore dei suoi ricordi un'immagine di città che è soprattutto una comunità fatta di rapporti tra esseri umani. La dimensione del racconto è quella familiare del giovane narratore, in cui si muovono i genitori, il fratello maggiore, gli amici di un tempo; lo stile (fatto di intuizioni repentine e squarci poetici, ma anche di ricercate omissioni e reticenze) rende bene l'atmosfera velata di quell'azione personale e intima che è il ritrovare nella propria memoria le storie che più ci hanno attratto e colpito. Nel primo racconto, che dà il titolo al volume, sono narrate le tensioni erotiche che turbano i rapporti domestici, tra insensati timori incestuosi e vivaci pruriti adolescenziali.
In Caso Muccinelli (un vero capolavoro di descrizione d'ambiente) la comparsa in città di un misterioso investigatore che pare inviato direttamente dal ministero è sufficiente per agitare le coscienze sporche degli abitanti più in vista. Matrimonio Bellavista, invece, nel raccontare l'unione del fratello maggiore con la figlia di un ricco industriale, pone nuovamente al centro dei destini umani la tematica erotico-amorosa nel suo valore di stimolo che crea e dirige i desideri e le pulsioni della comunità. Infine La notte, il più poeticamente soffuso dei quattro (e quello maggiormente allusivo) narra l'ultima, indimenticabile notte dell'amico Pucci (personaggio già presente in altri racconti dell'autore) prima di entrare in manicomio.