Recensioni / Lo sapevate che a 007 piace l'aceto balsamico?

Mi capita tra le mani un libretto della Quodlibet, Sulle tristezze e i ragionamenti di Ugo Cornia, e mi accorgo che è un libro di ieri, essendo uscito nel 2008, anche se la mia copia è quasi nuova. Ugo Cornia bisogna sentirlo leggere per cogliere fino in fondo, grazie all'accento modenese, la leggerezza del suo sragionare, del suo colare racconti-tormentone sui temi più stravaganti.
Qui, per esempio, apre con una riflessione sulle esibizioni di tenerezza, che secondo lui non sono indice di un vero amore, e ha in serbo l'esempio positivo del padre e della madre, che mai si sarebbero fatti trovare mano nella mano, e l'esempio negativo di una coppia che davanti ai parenti si bacia e si bacia e poi finisce che si lasciano con stupore di tutti.
Un bel racconto folle, come l'altro del trapianto di testa che, una volta riuscito, crea problemi alla signora che riconosce la testa del marito defunto montata sul corpo di un altro, Tutto avviene in un supermarket, luogo spesso frequentato da Cornia e dai suoi amici alla ricerca di affari che non si realizzano. E che dire della predilezione di James Bond per l'aceto balsamico? Solo un modenese poteva inventarla. Cresciuto nella linea felice di Zavattini, Malerba, Celati e Cavazzoni, Cornia fa di mestiere il professore, ma resta un ragazzo stupefatto dal mondo e dalle sue incredibili storie.