Recensioni / I progetti di Ridolfi e la politica urbanistica per la capitale del '900


Alla fine della seconda guerra mondiale Mario Ridolfi, come altri architetti che negli anni precedenti si erano dedicati a progetti architettonici, ritenne necessario occuparsi dei problemi relativi alla dimensione della città e del suo disegno complessivo.
In quel momento, l'urgenza delle questioni urbane prevalse sui temi di natura architettonica e l'urbanistica tornò ad essere occasione di elaborazione culturale e di confronto politico. Il Ridolfi urbanista richiamato nel titolo è quindi il Ridolfi meno noto, quello che nei dieci anni che vanno dal 1944 al 1954 è impegnato a progettare, prima come architetto-urbanista e poi in sede politica, il futuro assetto della sua città.