[È uscito Maestri di finzione di Francesca Borrelli (Quodlibet), che raccoglie quaranta interviste con alcuni dei maggiori scrittori contemporanei: Anna Maria Ortese, Wilson Harris, José Saramago, Alain Robbe-Grillet, Kurt Vonnegut, Álvaro Mutis, Günter Grass, Derek Walcott, Toni Morrison, V. S. Naipaul, Susan Sontag, Wole Soyinka, Ōe Kenzaburō, Ágota Kristóf, Lars Gustafsson, Antonia S. Byatt, Don DeLillo, Abraham B. Yehoshua, Tobias Wolff, John Banville, Julian Barnes, Paul Auster, Ian McEwan, Jamaica Kincaid, Javier Marías, Orhan Pamuk, Michael Cunningham, Kazuo Ishiguro, Antonio Muñoz Molina, Emmanuel Carrère, George Saunders, Jonathan Franzen, Peter Cameron, Jeffrey Eugenides, A. M. Homes, David Foster Wallace, Javier Cercas, Jennifer Egan, Amélie Nothomb, Paul Harding, Junot Diaz, Adam Haslett, Stefan Merrill Block. Presentiamo l’introduzione al libro e una delle interviste a José Saramago]
L’intervista che ha come oggetto di indagine l’opera di uno scrittore, secondo quanto afferma una piccola bibliografia sull’argomento, si sarebbe andata costituendo nel tempo come un genere letterario: è una idea forse dettata dall’intento di conferire dignità e concretezza a una tecnica mista, che rinchiude in sé l’informazione e la critica, l’oralità e la sua trascrizione, occupando una parabola storicamente breve e già in precipitoso declino. Continua a leggere