Recensioni / Con Cavazzoni fra i ladri di Bassomondo

Avete mai tetto, o sentito leggere, Ermanno Cavazzoni? Leggetelo, perché è geniale (non a caso, è stato uno degli storici collaboratori di Fellini), e se potete andate a sentirlo leggere perché è un'esperienza unica! Una delle sue specialità è descrivere personaggi marginali della vita quotidiana, di quelli che a tutti noi è capitato di incontrare. In libreria troviamo la riedizione di un suo vero, piccolo capolavoro uscito da Einaudi nel 1999 con il titolo Cirenaica: nell'avvertenza all'inizio del libro si dice che questo manoscritto è stato trovato per caso alla stazione Centrale di Milano e si invita l'autore a farsi avanti e a farsi riconoscere per ricevere gli onori del caso. Il protagonista vive in un fantasioso mondo chiamato Bassomondo, dove si concentra il peggio della società ladri, teppisti, truffatori, bugiardi pedofili ecc. Fin dall'inizio si capisce l'atmosfera ironica del racconto: «Vado alla stazione Centrale di Milano che assomiglia alla stazione di Bassomondo. Anche qui rubano, e io ti conosco i ladri; sono sempre gli stessi; ci salutiamo; i ladri si fingono sempre in partenza, e questa è una differenza dal Bassomondo dove i ladri stanno sempre in attesa. Qui fingono una gran fretta, ma io li distinguo, gridano, il treno, il treno! lo perdo! e infilandosi dove c'è maggiore folla spingono chiedono scusate e intanto sfilano i portafogli».