Ho scoperto il Breve Trattato nel 1988 quando sono andata in Francia, a Sanilhac, nell’Ardèche, per uno stage di go. Avevo letto da poco La vita istruzioni per l’uso ed è stata una sorpresa venire a sapere che si trattava proprio dello stesso Perec e che lo scrittore era stato uno dei primi giocatori di go in Francia. Come afferma Jacques Roubaud in un’intervista, i pregi di questo piccolo libro non riguardano la tecnica del gioco, anche perché i tre autori non erano molto bravi, ma contiene una bella riflessione sul go, tanti giochi di parole e un entusiasmo che all’epoca coincideva perfettamente con il mio, avendo da poco scoperto questo gioco meraviglioso.
Ecco com’è nato il Breve Trattato. Claude Chevalley, matematico francese di fama mondiale, aveva imparato a giocare a go in Giappone e nella sua stanza all’università, a Parigi, aveva sempre un goban – la tavola da gioco – con sopra delle pietre. Chevalley era un avido giocatore ma non trovava avversari, così insegnò il go a molti dei suoi studenti, tra cui Roubaud e Lusson nel 1963-64. Poi è stato Roubaud ad insegnarlo a Perec e ad altri scrittori qualche anno dopo, nel 1968. Ed è per trovare nuovi giocatori che hanno scritto il Trattato. Roubaud e Lusson sono andati al Moulin D’Andé, in Normandia, il posto dov’è stato girato Jules e Jim e dove Georges Perec abitava in quel periodo. Vi sono rimasti per un mese e hanno scritto il Breve trattato sulla sottile arte del go. Continua a leggere...