É l’energia il filo conduttore di “Una storia elettrica”, il nuovo
libro di Italo Rota, architetto e teorico. I saggi che compongono il
volume sono una serie di riflessioni ad ampio raggio sull’architettura e
sull’idea di progetto in generale. Soggetti che non di rado offrono lo
spunto per divagazioni e variazioni sul tema, considerando la materia
tratta in un’accezione ampia, che non ponga limiti né preclusioni a
limpidi ragionamenti di matrice illuminista. É così che dalle centrali
elettriche si passa agevolmente alla sostenibilità, ma anche al cinema
di David Lynch e ai model lab. E non manca neppure un breve capitolo in
cui Rota si interroga sull’idea stessa di architettura, evocando Cattedrale di Carver con una sensibilità da progettista visionario.
Seguono le analisi di quattro progetti di Rota strettamente legati al
discorso dell’energia, dalla centrale di regolazione mediante pompaggio
idrico del Parco delle Quattro Acque alla centrale a carbone di Saline
Joniche.