Recensioni / Satira per l'architettura

Per Quodlibet è uscito un bel volume dal soggetto inusuale e originale rispetto alla condizione contemporanea, che pare avere ormai troppo poco tempo per la satira (anche quando se ne riconosce l’effetto prorompente….si pensi solo per un attimo a Charlie Hebdo) e meno che mai per la satira rivolta al mondo della progettazione divenuta forse troppo autoreferenziale. Così Caricature architettoniche. Satira e critica del progetto moderno, di Gabriele Neri – raffinato studioso, ricercatore e critico dell’architettura –ci parla di come dalla metà dell’Ottocento a oggi la grafica satirica abbia prodotto una quantità sterminata di caricature, vignette, illustrazioni umoristiche e cartoon animati tesi a esprimere il profondo impatto dell’architettura sulla società contemporanea.
L’autore parte dalle grandi trasformazioni urbanistiche (dalla Parigi del barone Haussmann ai grattacieli di Manhattan), passa per le grandi architetture pubbliche (dal Crystal Palace del primo Expo al Museo Guggenheim di Bilbao), giungendo alla rivoluzione dei modelli abitativi fino alla personalità degli architetti (da Le Corbusier a Renzo Piano). Tutti soggetti che hanno stimolato la matita di numerosi artisti che, con il proprio segno, hanno espresso contenuti ironici, critici e per l’appunto satirici come frutto di riflessioni sostanzialmente sociali. Tra questi: Honoré Daumier, George Cruikshank, Thomas Theodor Heine, William Heath Robinson, Louis Hellman, Alan Dunn, Mino Maccari, Leo Longanesi, Saul Steinberg, George Molnar. Dunque un lavoro di ricerca svolto in ambito internazionale tra archivi pubblici e privati, biblioteche e centri culturali, poi confluito non solo in una riflessione critica espressa nei saggi presenti nello stesso volume, ma anche nella restituzione di uno straordinario materiale iconografico. I diversi livelli interpretativi delle opere satiriche permette, in un certo senso, di comporre una storia dell’architettura “alternativa” dove si superino i confini disciplinari per aprirsi ad ambiti e discipline legate a logiche politiche, culturali, economiche, estetiche, sociali. Lo dimostrano le caricature contro il Bauhaus di matrice fascista, quelle contro la Sydney Opera House, contro lo stesso Frank Lloyd Wright , fino alla parodia di Frank O. Gehry offerta dal celebre cartoon I Simpson. Riusciremo con la satira a superare la crisi della ‘nostra’ drammatica modernità?