Una micronazione è uno stato territoriale, in genere molto piccolo,
spesso creato da una singola persona, che pretende, senza successo, di
veder riconosciuta ufficialmente la propria esistenza e la propria
indipendenza dagli altri stati della comunità internazionale. Un tempo,
nel medioevo e nell’ancien régime, di minuscoli staterelli ce n’erano
tantissimi, poi l’ampliamento e il consolidamento degli stati nazionali
ha ridotto brutalmente il numero di queste realtà politiche, lasciandone
in piedi pochissime (come la repubblica di San Marino o il principato
di Monaco).
A quanto pare, tuttavia, l’idea di fondarne di nuove non è mai venuta
meno. Hanno contribuito di volta in volta ragioni politiche (la
necessità di creare un cuscinetto tra due paesi più grandi), economiche
(nuovi paradisi fiscali), utopistiche (nuovi mondi) o artistiche
(rappresentare le contraddizioni della realtà in cui viviamo). Graziani
le racconta con passione e ironia in questa guida a paesi che esistono,
di fatto, quasi solo nella mente dei loro bizzarri presidenti o sovrani.
Fa riflettere, attraverso questi casi limite (come il principato di
Seborga, Sealand e l’Isola ferdinandea) sull’artificiosità di ciò che
chiamiamo paesaggio politico e la relatività di quei rapporti, non
sempre chiari, che definiamo relazioni internazionali.