Recensioni / Cent'anni dell'artista. Libri e retrospettive

A scoppio ritardato, si susseguono eventi per il centenario di Burri (nato a Città di Castello il 12 marzo 1915, morto a Nizza il 13 febbraio 1995). A Perugia, all'Abbazia di San Pietro, si è svolto la scorsa settimana il convegno Materia, Forma e Spazio nella pittura di Burri, dove è stato presentato il monumentale Catalogo generale, in sei volumi, della Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri presieduta da Bruno Corà, e si è inaugurata la mostra I Mixoblack di Alberto Burri (aperta sino al 5 gennaio 2016). Il 18 dicembre alla Rocca Paolina verrà inaugurato il restauro del Grande Nero, scultura monumentale donata da Burri a Perugia nel 1980. È in corso (aperta il 9 ottobre, sino al 6 gennaio 2016) al Guggenheim di New York una grande retrospettiva – la prima oltreoceano da 35 anni a questa parte – che conta ben cento opere: Alberto Burri. The trauma of painting, a cura di Emily Braun con Megan Fontanella e Ylinka Barotto.

Sono stati riproposti due lemmi classici della critica: rispettivamente da Castelvecchio il profilo di Vittorio Brandi Rubiu uscito da Einaudi nel '75 (Alberto Burri, pp. 87, euro 14,50) e da Giunti l'ampia monografia del '99 di Giuliano Serafini Burri. Materia la prima (pp. 200, euro 49), oltre a rappresentare un'attendibile guida al percorso dell'artista, è preziosa per i numerosi, brevi quanto taglienti, virgolettati di Burri (che vanno a integrare il deludente Parola di Burri di Stefano Zorzi, Allemandi 1995). Ha il pregio di riannodare i fili di una lunga fedeltà, quella di Enrico Crispolti, Burri «esistenziale» (a cura di Luca Pietro Nicoletti, Quodlibet, pp. 265, euro 22): ritroviamo così le pagine di Burri, un saggio e tre note (Scheiwiller 1961), seguite da parerga e paralipomena scritti dal critico senese fra il '57 e il 2012.

Del tutto nuove, invece, due pubblicazioni molto diverse fra loro. In un'agile monografia Gabi Scardi racconta la vicenda del Teatro Continuo di Alberto Burri, (Corraini, pp. 112, euro 20): la struttura realizzata nel '73 per la Triennale di Milano ma che nel 1989, inutilizzata e in degrado, Burri decise di rimuovere dal Parco Sempione; lo scorso maggio, per Expo, il Teatro Continuo è stato riallestito e restituito ai milanesi. Infine Controluce di Alessandra Oddi Baglioni (Donzelli, pp. 135, euro 17) rielabora – purtroppo in sospirosa forma diaristico-narrativa, che si spinge a dar voce direttamente al suo "personaggio" – momenti della biografia dell'artista. Curiose le illustrazioni, che riproducono alcune delle tante fotografie scattate da Burri nei suoi ultimi anni.